mercoledì 27 novembre 2013

Stanno distruggendo l’omeopatia

Marcello Pamio - www.disinformazione.it - 23 ottobre 2013

 
A due secoli dalla pubblicazione del libro “Organon dell’Arte di guarire” del medico sassone -Samuel Hahnemann (1755-1843), padre dell’omeopatia, si stanno verificando dei fatti gravissimi.
Pochi ovviamente ne parlano. I media mainstream e i giornalisti embedded, come sempre tacciono, ma l’intero mondo dell’omeopatia è in serio pericolo a causa di manovre politico-economiche-amministrative  che lo vogliono letteralmente e praticamente distruggere.

Partiamo dall’inizio, cioè dall’aggiornamento delle tariffe dell’Agenzia italiana dei farmaci, l’AIFA.
Sono stati interpellati i dirigenti dell’agenzia, ma nessuno ha spiegato il motivo per cui le tariffe di registrazione dei prodotti omeopatici hanno avuto, di punto in bianco, un aumento di 700 volte rispetto alle tariffe precedenti! Qualcosa senza precedenti.
«L’AIFA ci impone burocrazia e costi tali che ci costringeranno a chiudere bottega dopo trent’anni di attività sempre in crescita (più 12% nel 2013)» denuncia Alessandro Pizzoccaro patron della Guna, un colosso italiano, che in piena crisi fattura 160 milioni l’anno e dà lavoro a 1.200 addetti.
«Oggi la super tassa del governo rischia di distruggere tutto».

Anche Silvia Barbieri, della ditta Iride 2000, non lascia spazio a molti dubbi: "Il costo altissimo richiesto dal Ministero per la registrazione ed i tempi tecnici per la presentazione dei documenti, impossibili da rispettare, faranno sì che molti omeopatici non potranno essere registrati e quindi non saranno più reperibili in Italia, mentre lo saranno negli altri paesi della comunità europea. Le aziende italiane si vedranno ridurre notevolmente il fatturato a favore di società oltre confine, saranno costrette a ridimensionare il numero dei loro dipendenti, tutto l'indotto perderà lavoro e personale (grossisti, informatori scientifici, ecc) con gravissimi danni per le aziende, i medici omeopati ed i pazienti.
Sottolineo infine che nella maggior parte dei paesi della Comunità europea, il costo delle visite del medico omeopata e/o dell’Heilpraktiker (naturopata) e il costo dei medicinali omeopatici prescritti, così come dei prodotti erboristici, sono a carico del Servizio sanitario nazionale, mentre in Italia sono a carico del paziente”.

Come non dar ragione a Barbieri e Pizzoccaro, visto che a produttori e importatori, la famosa registrazione, l’AIC, l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio, costerà 3062,40 euro a farmaco fino a 10 diluizioni (non è ancora definitiva a causa di un ricorso al TAR del Lazio: la sentenza è prevista per gennaio 2014). Non solo, ma per mantenere l’iscrizione dei 25.000 prodotti omeopatici esistenti, bisognerà poi sborsare 200 euro l’anno ciascuno! Una follia, da un certo punto di vista, che però nasconde una strategia ben mirata e congegnata, visto che vi sono molte aziende che producono migliaia di prodotti. Pochissime di queste aziende potranno sostenere simili spese.

La scadenza data in precedenza per la presentazione dei documenti per la registrazione dei farmaci era il 31 dicembre 2015.
Invece il 10 settembre 2013 l'AIFA ha convocato le aziende che producono e distribuiscono omeopatici a Roma annunciando che, visto l'elevato numero di domande di registrazione da valutare (25.000), ha previsto due fasi per la consegna dei documenti.
La prima fase da ottobre 2013 a luglio 2014, la seconda da settembre 2014 a giugno 2015.

L'AIFA ha scoperto solo ora che deve controllare entro il 2015 circa 25.000 prodotti omeopatici? Eppure l'ultimo elenco dei medicinali omeopatici in commercio é stato presentato il 24 maggio del 2012.
Nonostante questo, il 17 settembre di quest’anno le aziende hanno ricevuto il calendario di presentazione dei documenti. Questa manovra fa comprendere appieno la volontà di eliminare l'omeopatia e distruggere le aziende. Infatti, moltissime aziende dovrebbero presentare la documentazione ad esempio per 20/30 omeopatici a partire dal 30 ottobre 2013 e questo è praticamente impossibile: non ci sono i tempi tecnici per compilare i moltissimi documenti richiesti per ogni diluizione.

Le aziende italiane, a differenza di quelle europee, si trovano in questa situazione complicata e difficile per colpa dell’AIFA che ha spedito loro le informazioni utili per la preparazione dei documenti con ben 2 anni di ritardo rispetto alla data stabilita dalla comunità europea.
Perché questo grave ritardo? Semplice incompetenza burocratica o strategia mirata?

martedì 26 novembre 2013

L'Italia s'è desta?



VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI 


 


FONTE: Inno nazionale - Jake la furia - https://www.youtube.com/watch?v=tsWoOrWOwrA -

Jake La Furia-Inno Nazionale -OFFICIAL VIDEO HD- http://www.youtube.com/watch?v=29TvvSnYjvE


Il bosone di Higgs: fine di un’era o inizio di una “nuova” fisica?

L'annuncio della scoperta al CERN di Ginevra di una particella con caratteristiche compatibili a quelle del bosone di Higgs apre nuovi scenari nella fisica moderna



La notizia della presunta individuazione sperimentale del famoso bosone di Higgs, volgarmente ribattezzato “la particella di Dio”, sta ricevendo celebrazioni in tutto il mondo scientifico e non solo ma questo “nuovo” bosone rischia di demolire quello stesso modello fisico che avrebbe dovuto “completare” e confermare ossia il modello standard (MS) delle particelle elementari (oggi il principale modello in grado di spiegare, anche se parzialmente, le particelle note e le forze che agiscono tra esse).

Il motivo è che molte delle proprietà della nuova particella - che si pensa possa essere il famigerato bosone di Higgs - o almeno qualcosa di molto simile ad esso - devono ancora essere verificate.

Cosa più importante, la “firma” che essa ha lasciato nei rivelatori dell’LHC del CERN non corrisponde esattamente a quanto previsto dal MS, lasciando così aperta la possibilità che la nuova particella sia in realtà qualcosa di molto più esotico, facente parte di un modello più completo della natura che finalmente sia in grado di includere la materia oscura e la gravità.

Tale eventualità rappresenterebbe la fine della supremazia del MS ma costituirebbe contemporaneamente un successo ancora maggiore della scoperta del bosone di Higgs stesso.

D’altra parte non è un mistero che il modello standard rappresenta solo una spiegazione molto parziale della realtà fisica, dal momento che semplicemente non è in grado di spiegare l’80% della materia - energia presente nell’Universo (la cosiddetta materia “oscura” appunto) e, cosa enormemente più grave non include la forza di gravità.

Il dato sperimentale presentato alla conferenza stampa del 4 luglio al CERN riguarda la misurazione di eccessi di particelle che si adattano al profilo di una particella di Higgs, con masse di 125 e 126 GeV (giga elettronvolt). L’attendibilità del dato sperimentale sembra notevole dal momento che, secondo gli sperimentatori, si attesterebbe intorno a 5 sigma (per intenderci le probabilità che la particella derivi dal “rumore” strumentale è di 5 possibilità su 10 milioni).

Assodato quindi il risultato, rimane da comprendere esattamente cosa effettivamente sia stato osservato. Il problema consiste nel fatto che il bosone non viene osservato “direttamente” ma attraverso i suoi prodotti di decadimento (altre particelle) più facilmente rilevabili ed il MS attuale prevede il rateo di decadimento del previsto bosone di Higgs di massa data in queste particelle. Orbene il rateo di decadimento osservato per la nuova particella non corrisponde a quello previsto per un bosone di Higgs da 125 GeV. Ciò riguarderebbe in particolare il decadimento del bosone in particelle tau (tauoni) per le quali il MS prevede, per un bosone di Higgs di tale energia, un intervallo di tempo pari al 6% dell’intervallo totale ma che, sperimentalmente, risulterebbe sensibilmente inferiore, determinando una produzione di tauoni irrisoria (dato relativo all’esperimento CMS, mentre nell’esperimento ATLAS non viene riportato alcun dato in merito).

A ciò pare si aggiunga un’ulteriore anomalia, presente in entrambi gli esperimenti, relativa ad un eccessivamente elevato rateo di decadimento della particella (circa una volta e mezza maggiore di quanto previsto dal MS) in coppie di fotoni. Ciò pone problemi particolarmente importanti, in quanto nel MS il bosone di Higgs non costituisce solo la particella che andrebbe a completare il quadro del modello stesso, ma svolge anche un ruolo chiave con riferimento alla stessa natura della materia in qualità di particella mediatrice dell’omonimo campo di Higgs.

Secondo il MS tutte le particelle devono attraversare tale onnipresente campo, alcune, come il fotone, rimanendone imperturbate e risultando pertanto prive di massa; le altre venendo rallentate ed acquistando pertanto massa. In particolare quindi il bosone di Higgs “fornisce” la massa ai componenti delle due grandi famiglie di particelle elementari: i fermioni (che costituiscono la materia ed includono elettroni, quarks, neutrini e, tra l’altro, i tauoni di cui sopra) ed i bosoni appunto (che sono i mediatori delle interazioni e che includono i fotoni, le particelle W e Z ed i gluoni, ma non i gravitoni!) Ma se, coma sembra, il bosone osservato non decade propriamente in particelle tau, stando ai risultati finora ottenuti, ammesso che si tratti proprio del bosone di Higgs del MS, esso non sarebbe probabilmente in grado di fornire ai tauoni una massa che tuttavia questi posseggono.

Potrebbe allora il bosone di Higgs fornire massa solo ai bosoni ma non ai fermioni? Del resto si deve ricordare che, quando nel lontano 1960 Higgs propose il suo modello, questo doveva rendere conto soltanto della massa dei bosoni ma fu solo successivamente esteso alle altre particelle dotate di massa, generalizzazione della quale lo stesso Higgs non era pienamente convinto. Cosa fornisce allora massa ai fermioni?

La risposta potrebbe aprire la strada ad una conferma di una delle più eleganti estensioni del MS: la supersimmetria (SS) che prevede in particolare la presenza di 5 bosoni di Higgs e di una serie di particelle “superpartners” delle particelle elementari dette “Higgsoni”, la cui presenza permetterebbe di superare le difficoltà del MS ed in particolare degli aspetti legati all’energia oscura ed al problema gerarchico assegnando ai fermioni la massa necessaria nel caso in cui il bosone rilevato non fosse in grado effettivamente di farlo. In particolare, un superpartner che permetterebbe di risolvere sia il problema del difetto di rateo dei tauoni che quello dell’eccesso di fotoni sarebbe rappresentato dal superpartner del quark top, il cosiddetto “stop”.

Ad ogni modo se gli attuali dati sperimentali dovessero venire confermati nel prossimo futuro, ci troveremmo di fronte ad un superamento del MS alla necessità di una nuova fisica, ben al di là di tale modello. Del resto, indipendentemente dalla vicenda che vede protagonista il nuovo bosone, e qualunque sarà il verdetto dei futuri esperimenti sulla reale natura di tale particella, è oltremodo chiaro che oramai la fisica contemporanea è giunta ad un bivio sostanziale: scegliere di continuare a sfornare nuove particelle, andando a popolare il già affollatissimo zoo delle particelle elementari e producendo quantità impressionati di dati sperimentali pur indispensabili allo sviluppo delle teorie fisiche, ovvero compiere quel grande e decisivo balzo concettuale verso una nuova e profonda sintesi in cui le due più grandi teorie della fisica vale a dire la meccanica quantistica (MQ) e la relatività generale (RG) possano fondersi una sintesi in grado di fornire una reale e profonda comprensione dei concetti fondamentali quali lo spazio, il tempo, il vuoto, il movimento e quindi l’energia oscura e lo stesso Universo.


Purtroppo è sempre forte la tentazione, favorita dalla alcune tendenze retrograde dell'accademia, di preferire l’analisi alla sintesi “inventando” ed introducendo all’occorrenza nelle teorie particelle o parametri liberi per far “tornare i conti”, piuttosto che rimboccarsi le maniche alla ricerca di una più fondamentale sottostante teoria.

Ma la Natura funziona realmente così? Può darsi, ma forse è un modo troppo semplicistico e poco coraggioso di aggirare gli ostacoli e le reali difficoltà di comprensione di una probabile teoria più generale ed onnicomprensiva della realtà.

Lo scopo della scienza, e della fisica in particolare, non può e non deve ridursi infatti alla sola ricerca dell'accordo con i dati empirici, ma deve essere quello di capire e spiegare, nei termini più fondamentali e semplici possibili, il funzionamento dell’universo dall’inizio del tempo, se ve ne sia effettivamente stato uno, all’eternità. Proprio dalle straordinarie proprietà del vuoto della gravità quantistica e dai fenomeni di coerenza elettrodinamica quantistica potrebbero derivare sviluppi nuovi e sorprendenti nella direzione di una vera Teoria del Tutto.

Ma di questo avremo occasione di parlare nelle prossime puntate...

fonte: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/bosone-di-higgs-scoperto-al-cern.php

lunedì 25 novembre 2013

Il pensiero è la forza più potente che c'è nell'universo

La fine dell’Homo erectus per effetto del “pensiero debole”. Una grande scoperta di neuro-ortopedia: le discopatie sono dovute all’azione della gravità sulla colonna...

Massimo Corbucci - 29/12/2011

Il pensiero è la forza più potente che c'è nell'universo
Pensiero, come ebbi modo di dirvi altre volte, è correlato etimologicamente alla parola latina pènsum, che significò la quantità di lana pesata, dacché le cosiddette “ancelle pensili”, giovani “operaie-intellettuali”, avevano il compito di stimare il peso della lana, meditando, vale a dire esercitando la funzione “mentale” del pe-n-sare, appunto!
(Avanti vedremo la doppia accezione del termine mente, che ci riporta al significato di misurare, che attiene il dolore, dalla radice indo-germanica matìs e al significato di mèdeor = medicare, dal latino mèdicus = colui che cura le malattie, essendo un sapiente)
Peso e pensiero sono dunque legati da un “filo concettuale” straordinariamente intrecciato e nell’anno 2012 alle porte, sta per rendersi evidente una sorpresa, che quel tipo di “scienza”, figlia del metodo cartesiano, non si sarebbe mai aspettata di trovarsi di fronte.

La causa per la quale i corpi cadono a terra, a-tratti (c’è un’alfa privativa e il verbo trarre) va annoverata nel regno dei quid impalpabili, immateriali e... inexistenti… come lo è il pensiero.
È una rivoluzione copernicana che l’Establishment non prevedeva e probabilmente non è preparato a fronteggiare. Anche le conseguenze non sono al momento facilmente prevedibili.
È finita una Civiltà, che ha creduto fermamente nell’esistenza di “fettucce” invisibili, in grado di avvinghiarsi in tutti i corpi e di trascinarli verso il centro della terra a velocità sempre più crescente, stante una accelerazione costante e equa per tutti. Dall’oggetto di ferro a quello realizzato in morbida plastica o in leggerissimo polistirolo.
Ne comincia una nuova, libera da questi lacci e consapevole del vero “meccanismo-interno”, il quale ha il potere di far muovere i corpi, senza che vi sia niente di fuori a tirare.
Il fenomeno gravitazionale assimilabile ad un fenomeno squisitamente “psichico”, fa indubbiamente scalpore e il Fisico non può non percepire quella sensazione disarmante di sconcerto, sentendosi depauperato della “rassicurante” nozione newtoniana di Forza di gravità.
Tante nozioni però sono destinate ad essere stralciate dai Libri di Scienza, insieme a paradigmi che hanno incredibilmente attraversato i secoli, pur essendo concettualmente strampalati e affatto aderenti a qualche tipo di logica attendibile.
C’è un esperimento sul peso, che si può annullare, condotto ipnotizzando una persona e facendole “credere” (Crédere = dalla radice della lingua sanscrita crad-dhà = porsi a testa alta con fede) che può vincere la gravità. Vedere per questo l’esperienza di San Giuseppe da Copertino e le cronache del 4 Ottobre 1630, relativamente a ciò che accadde nel monastero dove il frate era stato “rapito” dalla meditazione, durante la santa messa.
L’esperimento condotto in un una Università Russa, ai tempi nostri, contestualmente alle ricerche del Fisico Russo Evgeny Podkletnov, lasciò attoniti i presenti, che ebbero modo di constatare come l’ago della bilancia, sulla quale poggiava la persona ipnotizzata, segnasse zero!
Questi esperimenti appaiono anti-scientifici, visti con l’occhio newtoniano, di chi crede di avere le risposte a tutte le domande e non vuole vedere altro, che ciò che gli fa comodo. Tuttavia aprono l’orizzonte nuovo della - reale - percezione del mondo fenomenico.
A chi è adusato alle esperienze di confine della levitazione, condotte da maestri della “meditazione-trascendentale”, in oriente, (Nella parte destra del globo terrestre) nemmeno sembrerà di leggere qualcosa di… estremo, continuando la lettura di questo articolo.
Tutti gli altri, per comprendere di cosa stiamo parlando, debbono convincersi intanto che nel mondo della Scienza sono accaduti alcuni eventi, per cui oggi dovrà essere riveduto e corretto il concetto di gravità, soprattutto sul punto che non è vero che sia ininfluente il materiale di cui si compone l’oggetto in caduta, ai fini della accelerazione di caduta.
Sto parlano del celeberrimo dato di fatto, che la sfera di alluminio cade più accelerata della sfera di ferro e più lenta ancora sarebbe la caduta del piombo e al limite dell’uranio, che rappresenta l’ultimo elemento realmente estraibile dalle miniere, sul nostro pianeta e su qualunque altro pianeta.

Alla Scoperta della Particella di Dio Buono
Cosa Sono e Quanti Sono gli Elementi Chimici Da non perdere
Il paradosso gravitazionale non è come potreste credere che sia!
Che questo sia incontrovertibile è pacifico ormai. Quanto alla possibilità che ingegneri, fisici, laureati in discipline tecnico-scientifiche e tanti altri professionisti della Scienza, nemmeno lo sappiano, nel 2012, che questa osservazione scientifica è stata fatta ed ha determinato in Fisica l’introduzione della “quinta Forza”, è tutta un’altra storia. Paradigmatica dei “vizi” dello scientismo, ma tutta un’altra storia. (Ogni volta che faccio conferenze, noto tra il pubblico facce stravolte, quando racconto questa cosa e che molti credono sia ovvio e naturale, che il piombo cada più accelerato del litio, nemmeno avrei voluto dirlo, ma a scanso reiterazione di sprazzi di ignoranza delle più elementari nozioni di Fisica, è meglio dirlo, che la norma della legge di gravità, prevede l’uguaglianza gravitazionale, che per questo si chiama universale!
Il “paradosso gravitazionale” consiste nella diversa “g” di 2 metalli, che per la nozione di “Forza”, dovrebbero essere attratti con eguale intensità. Ci siamo?
Dal momento che il metallo con più basso numero atomico (non diciamo il più leggero, che è sbagliato) tocca terra prima di quello con più alto numero atomico, vuol dire che la spiegazione secondo il “modello attrattivo”, dove si visualizzano idealmente le “cordicelle” di Pierre Gassendi, fa acqua da tutte le parti e che urge l’introduzione del “modello a-trattivo”, dove non ci sono corde tiranti. E viva Dio, si potrebbero chiudere tutti i centri mondiali, dove si cercano, erroneamente, le onde gravitazionali. Non è stata inutile solo la ricerca del Bosone di Higgs al CERN di Ginevra. Qualificarla inutile, la ricerca della particella che crea la massa, mi rendo conto che può offendere tanti Scienziati serissimi, che vi hanno e vi stanno lavorando. Per meglio dire, mettiamola così: la mancata scoperta del Bosone di Higgs, è auspicabile che induca a iniziare la caccia di “quello” che crea la massa, in sua vece. Ovviamente si scoprirà che è quella soluzione della continuità nello shell elettronico e nella “topografia” barionica; il Vuoto Quantomeccanico!
E saranno “resettati” tutti i paradigmi scientifici, della cui validità molti sono convinti e ci metterebbero le mani sul fuoco, ciecamente. Solo perché sta scritto sul libro! Si ripartirà con una “Nuova Fisica”, intanto chiara a comprensibile a tutti e bando ai contorsionismi concettuali e alle formule “esoteriche”, studiate apposta per essere deterrenti funzionali a non far avvicinare alla Scienza, chi non indossa un badge “omologato”.

Il trionfo della Psicologia
Lo Psicologo non è considerato uno scienziato, dacché si occupa di qual cosa di impalpabile non soggetto alle leggi della Fisica. Invero tutto sta per capovolgersi. Niente più del pensiero entrerà nel novero delle competenze del Fisico. Per effetto del pensiero è esploso l’Universo. Ricordatevi che ho introdotto in astrofisica la nozione, che già prima del Big Bang, la gravità era lì. Per effetto del pensiero le galassie si attraggono, si muovono e i Soli all’interno, vedono girare intorno ad essi pianeti, che attraggono sulla propria superficie ogni cosa proveniente dall’alto.
Attenzione, che qui viene l’interessantissimo. Per effetto del pensiero si può far diventare una donna bella come un’Elena. Basta guardarla e immaginarla bellissima. Lei ci diventerà “ineluttabilmente”. Si può liberare un sofferente, da qualunque male. Basta dire delle “parole chiave”, contrapposte a quella ideazione patologica, che tiene acceso un circuito patogeno.
Possiamo determinare la nostra vita, facendo in modo di avere un lavoro, che ci fa stare in ufficio con la segretaria seduta sulle ginocchia o alla guida di un autocarro, affiancati da un nerboruto datore di lavoro, il quale per esortarci a modo suo a far presto, ci prende a scapaccioni dietro la testa.
Tutto dipende da come pensiamo e “a-traiamo” la reAltà.
Anche che voi siate finiti a leggere questo articolo, è dipeso dal vostro pensiero. Nulla vi impediva di leggere un giornale di gossip. Se lo aveste fatto, non avreste saputo quello che ora sapete, però.

Inzuppati nel pensiero
Dovreste aver capito, che siamo inzuppati come pavesini dentro al caffè, in qualcosa che permea tutto. Ogni nostro atomo. Da “dentro” e ci a-trae a dividere con tutti gli altri che sono del pari inzuppati dentro, con tutte le cose, persino; un “destino” (destino = viene da de + essere fermi = che toglie dall’immobilità) che ci “muove” gli uni verso gli altri.
Vi siete mai chiesti, cosa distingue l’uomo dalla bestia?
Vi rispondo nel modo più scientifico, che possiate immaginare. L’intelligenza. Ovvero il modo con cui si usa il pensiero. Il quale vi ricordo, è una miscela in parti uguali di intelligenza, memoria e volontà.
Sapete da cosa si vede se un animale è più o meno intelligente? Dal clinostatismo a dall’ortostatismo che sceglie per accoppiarsi sessualmente. L’accoppiamento orizzontale è segno di difetto d’intelligenza. Al contrario quello verticale denota estrema intelligenza. I serpenti, dunque si distinguono da noi, per intelligenza, anziché no.
E ci insegnano anche una lezione di Fisica incredibile. Toccano appena con la coda sul terreno, come se in certi momenti “vincessero” la gravità.
Vi voglio confidare una nozione, che è la chiave della ViTa: persino il DNA si avvolge a spirale e si “solleva”. Se non ci fosse questa “vis viva”, il DNA sarebbe schiacciato come una “girella”, di quelle che divorate la mattina al bar. Con effetti sulla genetica, molto … avvilenti!

Il pensiero che “ti tira su”
Allora, lo sapevate che gli oligofrenici hanno la testa pendente? Se si avete vocazione per la psicologia e anche per la fisica.
Sapreste dirmi, perché, secondo voi, quando sentiamo parlare di cose, di cui non cap-iamo niente, ci viene spontaneo “piegare in giù la testa”? Beh, no! Non siamo oligofrenici.
Dovete sapere che cap-ire, significa ire col capo, andare su col capo. Questo è importante da sapere. Magari milioni di sedicenti coltissimi e sapientoni, non lo sanno. Però voi si.
Avete mai sentito parlare che nella storia dell’Homo, c’è stato un evento (evento = avvento = forma contratta di avvenimento) per il quale ha guadagnato “di colpo” la stazione eretta?
L’evento è la presa di coscienza, che non si nasce da sotto i cavoli e nemmeno c’entra niente la cicogna. È stato tanto pregante ontologicamente, da tirar su l’uomo da carponi ad “eretto”, come il DNA, del resto. Peccato che poi, colui che ha “capito” come ci si “riproduce”, vada a farlo in “stazione clinostatica”.
Pensare fa stare con la testa dritta e tira in su la colonna vertebrale. Questo sia il paradigma di una nuova nozione, che presto tutti gli addetti ai lavori in medicina e in psicologia e in scienze motorie, dovranno conoscere. Le implicazioni? Sono di seguito riportate. Prendete nota.

La storia delle linee di forza
L’Establishment medico dice: il passaggio dell’uomo dalla posizione quadrupedica a quella eretta ha determinato uno spostamento delle linee di forza sulla colonna vertebrale, e in particolare a carico delle lordosi (curve del movimento), che si sono dovute rettificare causando uno spostamento posteriore dei dischi inter-vertebrali.
Morale della favola, uomo hai voluto stare in piedi? Ora paghi lo scotto con le ernie del disco e con tutta una sequela di problemi, che c’è da farsi venire il mal di mare.
Lo scientismo semplifica sempre, quando bisognerebbe approfondire e moltiplica gli enti, quando non ce ne sarebbe affatto bisogno.
Messa così, lo credo bene, che la classe medica si trovi spiazzata, nel comprendere le correlazioni, per esempio, tra gli stati depressivi psichici e l’aumento preoccupante dei casi di discopatia, con le relative neuropatie periferiche algodistrofiche - che causano dolori, gonfiori e degenerazioni).
Rammentate cosa vi dissi, nel precedente articolo su questo tema apparso su Scienza e Conoscenza 38, a proposito di questo? Vi feci l’esemplificazione da “Dottore della Radio TV”, che disattento alla possibilità che può danneggiarsi il cavo d’antenna, finirebbe per consigliare la riparazione e persino l’acquisto di una nuova TV, con esiti poco lieti. Per farvi rendere conto di quale disavventura, oggi, può colpire chiunque di noi, potendosi persino scambiare un ginocchio che fa vedere le stelle, per un problema a carico del ginocchio, quando invero è a carico della colonna!
Pertanto, stante essere la colonna (guarda bene la colonna come causa di malattia Ippocrate 460 a.c.) la causa di molti problemi, invalidanti, importanti, incidenti sulla felicità della vita delle persone, mi è sembrato doveroso, ahimè, come medico e come fisico, richiamare l’attenzione di tutti quelli, che è hanno motivo di essere attenti, sul “filo rosso” che collega il p e n s i e r o a diverse patologie d’organo, degli arti, di distretti del corpo, finendo così per chiarire definitivamente come si deve interpretare il concetto controverso di depressione psichica.
In modo da risalire correttamente alla causa di quella sorta di… “afflosciamento” a cui va incontro la pila di vertebre sovrapposte, allorquando quella “fiammella” dello spirito umano si affievolisce penosamente.
Finiamola di ritenere “sine materia” che il depresso abbia il cortisolo ematico alterato, contratture muscolari dei muscoli interspinali e atteggiamenti del rachide… patogeni.
Vero è, invece, che il “pensiero debole” riporta l’uomo alla preistoria, per dirla spiritosamente. Ma c’è poco da ridere però’, perché l’alluminio dei vaccini si è reso cagionevole del morbo di Halzeimer, che com’è noto è la demenza e cosa fa il mercurio, è meglio che non lo dica io.
In conclusione, per richiamare il punto da dove siamo partiti, il pensiero è “gravità”, posto che non sia un falso la teoria del Vuoto Quantomeccanico e che la forza di gravità è uno svarione concettuale; per cui semplicemente sarà sempre più difficile vivere a testa alta, vittime innocenti del depauperamento dello spirito (il pensiero che tira in su!) da cui non possiamo difenderci, se corriamo a farci vaccinare, credendo di tutelare la nostra salute.
Come pure non è sorprendente se non riusciamo a tener su la nostra colonna, resi ignoranti da una disinformazione, foriera della condizione penosa del “non capire” niente.
Dulcis in fundo, le cinture di sicurezza. Che è mio dovere di uomo di scienza dirlo – non – sono state inventate per la sicurezza, bensì per separare (sekur = scure = tagliare in due) il cervello destro dal sinistro e determinare quel “conflitto psichico”, che non può che concludersi con la testa pendula e più pesante, che pensante.

FONTE:http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/il-pensiero-e-la-forza-piu-potente-dell-universo.php

domenica 17 novembre 2013

Il fluoro, oltre a non prevenire la carie, causa il cancro e altre patologie.

L’ingestione di sostanze chimiche artificiali come il fluoro non prevenire la carie, piuttosto distrugge le viscere e porta allo sviluppo del cancro e altre malattie.
E’ questo il risultato inquietante di una recente valutazione compilata da Shane Ellison, pluripremiato chimico, autore e fondatore di The Peoples Chemist.
La valutazione di Ellison sugli effetti negativi del fluoro sul corpo, mostra ancora una volta perché la rimozione del fluoruro dagli approvvigionamenti di acqua potabile pubblica è fondamentale per la salute delle persone.
Shane Ellison, dice: “Una volta ingerito, i composti del fluoro attaccano l’integrità strutturale delle nostre viscere, il collagene (una proteina strutturale, costituisce ilprincipale elemento fibroso di pelle, tendini, cartilagini, ossa, denti, membrane,cornee e vasi di tutti i vertebrati) è lacerato dal fluoruro, ciò comporta una rigidità delle articolazioni, danni ai legamenti e le ossa doloranti. Lo stesso problema determina la comparsa di macchie bianche sullo smalto dei denti, un risultato noto come fluorosi.



Gli studi di laboratorio portati avanti nei precedenti decenni, ha mostrato che ilfluoruro stimola la mutazione del DNA delle cellule dei mammiferi,determinando la crescita delle cellule tumorali.
La ricerca su diverse popolazioni ha dimostrato che l’assunzione di fluoro può aumentare del 700% il rischio di sviluppare il cancro alle ossa.
E’ emerso che il fluoruro non ha mai dimostrato di prevenire realmente la carie, spesso è la scusa più utilizzata per continuare a immettere questo veleno tossiconelle forniture di acqua pubblica. La realtà è che l’ingestione di fluoro promuove effettivamente la carie, persino il Centers for Disease Control and Prevention(CDC), negli Stati Uniti, ammette che non c’è prova scientifica verificabile dellaprevenzione della carie con il fluoruro.
Vista la pericolosità, perché la fluorizzazione artificiale dell’acqua continua a persistere in molte città americane e del mondo? Il motivo è dato da una combinazione di ignoranza e di orgoglio dell’istituzione medica, rifiuta di accettare quanto la scienza moderna ha scoperto sulla pericolosità del fluoruroper non smentirsi su ciò che ha detto per molte decadi: il fluoruro è sicuro, non è pericoloso.
John Garfield, della The Daily Università Kansan, recentemente ha scritto la propria valutazione sui pericoli di fluoruro, rilevando che la miglior ricerca scientifica disponibile collega il consumo di fluoruro a disturbi della tiroide, alterazioni del sistema endocrino, danni riproduttivi, problemi di pelle, ossa fragili, immunodeficienza, pubertà precoce, e abbassamento del Q.I..
La conferma del pericolo del fluoro utilizzato come disinfettante, arriva daquaranta comunità degli Stati Uniti, dal 2011 l’hanno eliminato dai loro rifornimenti idrici. Lo stesso esempio nel 2012 è stato già attuato da altre località come Albuquerque, NM, Bolivar, Missouri, Myerstown e Penn.
Articolo pubblicato il 4 maggio 2012, ma sempre attuale. / Fonte: virtualblognews.altervista.org


Fonte: ecplanet.com

giovedì 14 novembre 2013

Sconvolgente: i bambini vaccinati sono molto più malati.

I bambini vaccinati hanno da 2 a 5 volte più malattie e disturbi di quelli non vaccinati!

12 novenmbre 2013 - I bambini vaccinati hanno da 2 a 5 volte più malattie e disturbi di quelli non vaccinati. Ecco le prove di un nuovo studio.Uno studio tedesco pubblicato nel settembre del 2011 su circa 8000 bambini non vaccinati, in età compresa tra gli 0 ed i 19 anni, mostra che i bambini vaccinati contraggono almeno 2-5 volte in più malattie e disturbi rispetto ai bambini non vaccinati…

I risultati sono presentati nel grafico a barre sottostante, i dati completi ed i risultati dello studio sono qui. Il dato è confrontato con lo studio tedesco KIGGS sulla salute dei bambini nella popolazione nazionale. La maggior parte dei partecipanti al sondaggio erano statunitensi.

I dati sono stati raccolti da genitori con bambini non vaccinati tramite un questionario via Internet di vaccineinjury.info e Andreas Bachmair, un medico tedesco omeopatico. Lo studio indipendente è auto-finanziato e non è sponsorizzato da una grande e “credibile” organizzazione sanitaria non-profit o del governo con conflitti di interesse politici e finanziari. Ognuno degli 8000 casi, sono casi reali con documentazione medica. Tre altri studi hanno avuto risultati simili secondo Bachmair e sono di seguito riportati:

Alzburger Studio

Risultati: i 1.004 bambini non vaccinati, hanno avuto

Asma= 0% (8-12% nella popolazione normale)
Dermatite A= 1,2% (10-20% nella popolazione normale)
Allergie= 3% (25% nella popolazione normale)
ADHD 0,79% (5-10% in media tra i bambini)
Studio a lungo termine in Guinea-Bissau Africa occidentale”
I figli di 15.000 madri sono stati osservate dal 1990-1996 per 5 anni.

Risultato: il tasso di mortalità nei bambini vaccinati contro la difterite, il tetano e la pertosse è due volte superiore rispetto ai bambini non vaccinati (10,5% contro 4,7%).

Studio Nuova Zelanda Survey (1992) 

Lo studio ha coinvolto 254 bambini. In cui 133 bambini sono stati vaccinati e non vaccinati sono rimasti 121.

Risultato:

Segno vaccinati non vaccinati
Asma 20 (15%) 4 (3%)
Eczema o eruzioni cutanee allergiche 43 (32%) 16 (13%)
Otite cronica 26 (20%) 8 (7%)
Tonsillite ricorrente 11 (8%) 3 (2%)
Mancanza di respiro e la sindrome della morte improvvisa del lattante 9 (7%) 2 (2%)
Iperattività 10 (8%) 1 (1%)



Nessuno studio che confronti lo stato di salute di persone vaccinate contro quelle non vaccinati è stata mai condotta negli Stati Uniti dal CDC o da qualsiasi altra agenzia nei 50 anni o più di un programma di vaccinazioni (ormai più di 50 dosi di 14 vaccino vengono somministrate prima della scuola dell’infanzia, 26 dosi il primo anno). La maggior parte dei dati raccolti dal CDC è contenuto nel database del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Le VAERS contiene generalmente solo il 3-5 per cento d’informazini relative ad incidenti causati da vaccini.

Questo semplicemente avviene perché solo alcune reazioni immediate sono segnalate dai medici, ma molte altre non sono ammesse in quanto non ritenute essere reazioni al vaccino. Pertanto i numeri riportati nel VAERS sono solo reazioni immediate. Le malattie ed i disturbi indotti dai vaccini non vengono riconosciuti da genitori o medici quando queste condizioni si sviluppano da pochi mesi a cinque anni o più di distanza dalla vaccinazione e non sarebbero mai stati riconosciuti come conseguenza di vaccinazioni multiple. In altre parole, molti bambini e adulti hanno malattie e disturbi che sono indotti da vaccino e non hanno mai sospettato che la causa derivi dai vaccini, così come indica questo studio.
Come dimostrato da questo studio e dal grafico i bambini non vaccinati non solo corrono meno rischi rispetto a quelli a cui vengono somministrate le vaccinazioni ma sono anche più sani. Cliccando sui link sotto potrete vedere tutti i rusultati completi dello studio ed i relativi grafici divisi per patologie ed età (lo studio è in inglese ma i grafici sono molto chiari e non lasciano dubbi sulla loro interpretazione).


Fonti:
http://journal.livingfood.us/2011/10/09/new-study-vaccinated-children-have-2-to-5-times-more-diseases-and-disorders-than-unvaccinated-children/
http://healthimpactnews.com/2011/new-study-vaccinated-children-have-2-to-5-times-more-diseases-and-disorders-than-unvaccinated-children/
http://www.vaccineinjury.info/vaccinations-in-general/health-unvaccinated-children/survey-results-illnesses.html

mercoledì 13 novembre 2013

RILASSATI...STAI SOLO SOGNANDO

Eccomi di nuovo a scrivere su Campo Quantico per parlarvi di uno degli argomenti che mi stanno più a cuore, convinto della sua fondamentale importanza per comprendere molti degli altri argomenti affrontati in questo blog.
Il titolo potrebbe sembrare alquanto strano e pretenzioso, ma se avrete la costanza di arrivare fino in fondo converrete con me riguardo la verità di quanto sto per affermare.
Partiamo da alcuni concetti fisici che riguardano la percezione che abbiamo del mondo, ottenuta attraverso i 5 sensi. Niente di nuovo se affermo che le immagini (ma lo stesso discorso vale anche per i suoni, i sapori, ecc.) sono percepite dal nostro cervello attraverso l’elaborazione di segnali elettrici provenienti dalla retina situata in fondo al bulbo oculare e trasportati dai nervi ottici. La scienza ha localizzato una zona ben precisa del cervello dedicata alla elaborazione delle immagini, che risulta situata dietro la nostra nuca.
La parola chiave qui è “elaborazione” dei segnali elettrici. In realtà il nostro cervello non sa nulla della realtà esterna. E’ rinchiuso fin dalla nascita all’interno della scatola cranica, e se ci pensate, è al buio là dentro. Di fatto non viene mai a contatto col mondo che tenta di interpretare.
Ma andiamo un pò più oltre. Se collegassimo la stessa zona del cervello con degli elettrodi ad un computer, potremmo inviare dei segnali elettrici esattamente identici a quelli generati dal bulbo oculare, e riprodurre nel cervello delle immagini (o suoni, odori, sapori, …) che verrebbero percepite come reali. Il cervello non potrebbe in alcun modo accorgersi della differenza tra una immagine cosiddetta ‘reale’ ed una generata artificialmente dal computer. In un ipotetico esperimento (che speriamo rimanga sempre e solo ipotetico) potremmo indurre un soggetto a vivere in una realtà del tutto artificiale, senza che il malcapitato potesse mai accorgersi di nulla (gli occhiali 3D ed i guanti di alcune applicazioni di realtà virtuale si basano più o meno sullo stesso principio).
Potremmo infatti fargli vivere qualsiasi tipo di esperienza, bella o brutta, del tutto fantasiosa, non legata cioè a nessuna realtà in particolare. Potremmo fargli incontrare delle persone ‘artificiali’ e fargli provare dei sentimenti di gioia, odio, amore, ecc. nei loro confronti. Se il soggetto vivesse così fin dalla nascita, non saprebbe mai nulla della sua condizione artificiale.
Ma pensateci un attimo: quale sarebbe la sua reazione se qualcuno tentasse di spiegargli che tutto quello che percepisce non è reale, e che il mondo in cui vive di fatto esiste solo nel suo cervello?
Si rifiuterebbe categoricamente di credere a quanto gli viene rivelato. Anzi, sono sicuro che prenderebbe per matto colui che sta cercando di rivelargli la verità.
Ebbene, la nostra condizione normale non è così diversa da quell’ipotetico soggetto. Pensateci: esattamente come lui riceviamo ed elaboriamo solo dei segnali elettrici, e nulla e nessuno può assicurarci che là fuori esiste il mondo esattamente così come lo percepiamo. Non possiamo avere altre informazioni riguardo la realtà se non quelle che ci vengono fornite attraverso degli elettrodi naturali (le terminazioni nervose) di cui Madre Natura ci ha dotato fin dalla nascita.
Nulla e nessuno può darci informazioni riguardo la reale esistenza del mondo che percepiamo
Ok, direte voi, questo non vuol dire niente, perchè allo stesso modo non è possibile dimostrare che il mondo là fuori non esiste come lo percepiamo.
Qui però interviene la fisica quantistica, che nella sua ricerca dell’essenza ultima della materia, si è accorta che nella realtà la materia è fatta di… nulla.
Nulla? Si, nulla. O meglio, nulla che possa essere ricondotto a qualcosa di materiale e tangibile. La materia non può essere spiegata con la materia stessa. In altre parole, se andiamo in profondità nel microcosmo, e tentiamo di suddividere la materia nei suoi composti più piccoli, arriviamo ad un punto in cui non esiste più nulla, se non onde di probabilità (a tal proposito vi consiglio di leggere questo altro mio post).
E la cosa apparentemente più incredibile è il fatto che una particella di materia appare in un punto piuttosto che in un altro esclusivamente in base alla decisione, o aspettativa, dell’osservatore. In altre parole, è il cervello a creare la realtà così come la vediamo.
Di fatto il mondo là fuori non esiste. O più esattamente, esiste solo come rappresentazione del tutto soggettiva di quello che crediamo sia il mondo reale, che di fatto è composto solo da energia e onde di probabilità. Questa verità ci è stata rivelata già migliaia di anni fa da grandi Maestri del passato, come Buddha o lo stesso Gesù, ed oggi ci viene confermata dagli esperimenti di fisica quantistica condotti nei laboratori delle Università di tutto il mondo.
Ma sapete qual’è il vero problema? Esattamente come l’ipotetico soggetto del nostro esperimento rifiutiamo categoricamente di credere a tutto ciò. Pensiamo che quello che percepiamo sia un mondo reale fatto di materia solida. Lo abbiamo sempre creduto, fin dalla nascita, e diamo volentieri del visionario a chi tenta di farci conoscere la realtà ultima delle cose.
Non c’è alcun dubbio che il nostro mondo, con le sue gioie e i suoi problemi, lo creiamo noi attraverso la concezione del mondo che ci è stata inculcata fin da piccoli. Stiamo sognando una realtà che esiste solo all’interno della nostra mente.
Siamo i creatori che si sono persi all’interno della propria creazione, credendola reale
E allora smetti di credere che il mondo là fuori abbia vita propria, e che non sia possibile creare volontariamente una realtà diversa e migliore.
In altre parole rilassati, stai solo sognando.

martedì 12 novembre 2013

ICKE; LA RUOTA DEL CRICETO che i più chiamano vita.

La ruota del criceto che i piu’ chiamano vita, è solo l’espressione vissuta delle stesse percezioni ed attitudini della realtà, come fossero porte girevoli: se fai sempre cio’ che hai sempre fatto, avrai sempre quel che hai sempre avuto.

Il personaggio Merovingio nel film Matrix dice: 'C’è solo una costante, una cosa universale. E’ la sola vera verità: causa ed effetto, azione, reazione.'
Ci sono anche doni brillantemente travestiti da peggiori incubi, che ci danno gli strumenti per fare quel lavoro che non sappiamo nemmeno che faremo ad un certo punto della nostra vita.  Io, per esempio, prima credevo che sarei stato un calciatore, poi un giornalista, poi un presentatore tv, poi un politico dei “Verdi (Green) e poi alla fine  mi sono reso conto di cosa ero qui veramente a fare.
Per fare cio’ che faccio devo essere incredibilmente forte emozionalmente e tutto insieme; ho avuto molte esperienze difficili, molte sfide, che mi hanno reso cio’ che sono. Le ho vissute come traversie ma il loro risultato complessivo, le ha trasformate in doni.
Che me ne sarei fatto di nascere  in una vita facile dove fossi stato accudito per bene, protetto e schermato dalle sfide e da cio’ che non è piacevole? All’arrivo’ delle ostilità del 1991 sarei caduto in pezzi e fuggito nei boschi. Invece, mi imbarcai in un tour di conferenze nelle università, in cui sapevo mi avrebbero preso in giro senza pietà .. esattamente cio’ che accadde. Lo feci perché fino a quel punto la mia esperienza di vita mi aveva irrobustito e alla fine del “tour del ridicolo” ero ancora piu’ resistente.
Non posso dire che fu una bella esperienza, ma fu un dono, un grande passo  sulla via della piu’ grande consapevolezza  del sé e del mondo. Se possiamo fare esperienza muovendo da questa prospettiva, ma che cavolo..sarà piu’ semplice che se la guardassimo come un singolo puntino in sé. Ogni esperienze, bella  brutta, è solo un passo, non è il viaggioAlla fine non è nemmeno il viaggio il punto. E’ un “essere”.

La fede, come quella del cuore, è una parola spesso associata alla religione; ma per me non si tratta di fede cieca, nemmeno di aver fede in qualcosa  o qualche dio, solo perché abbiamo subito pressioni  o siamo stati programmati a fare cosi. La fede del cuore è fede in se stessi.
Ma …cosa è “te stesso”? Il sé è a multi strati e se la nostra percezione e prospettiva sono guidate e dominate da ognuno di questi singoli strati, anziché dal nucleo  del sé, da cui vengono manifestati tutti i livelli, allora vivremo una percezione difettosa e limitata di cio’ che stiamo osservando o di cui facciamo esperienza.
Ecco dove subentra iI cuore: il nostro piu’ potente collegamento con il “controllo della missione”,  con Tutto ciò che E’ infinito. Il cuore è il centro di tutto in questa realtà ed è per questo che il sistema funziona cosi duramente per sopprimerlo, attraverso la paura, l’odio,il conflitto, la frustrazione il risentimento e tutto il resto.

Una volta che il cuore viene marginalizzato, il cervello diventa preminente nel processo della percezioneil cervello senza la saggezza dell’altra dimensione del cuore, diventa un bersaglio facile per programmare la percezione. I 5 sensi percepiscono cio’ che viene detto loro di percepire.
L’Institute of HeartMath in USA è stato un pioniere nella ricerca riguardo alla vera natura e funzione del cuore ed ha confermato l’unicità e la cruciale importanza del cuore e del vortice del cuore (chakra), per il senso umano della realtà.
Il cuore è il campo magnetico piu’ potentenel campo della energia umana e ci sono piu’ nervi che fuoriescono dal cuore in direzione del cervello, che viceversa. Quest’ultimo è indicativo di una fulgida verità a lungo dimenticata: il cervello non è il centro dell’intelligenza all’interno del corpo: è il cuore ad esserlo. O che dovrebbe esserlo.

Il cuore è anche un cervello  con qualcosa come 40.000 neuroni di vario tipo e neurotrasmettitori come quelli trovati nel “cervello-testa”. Cio’ che è noto come cuore-cervello, comunica sia con la testa-cervello che con le funzioni, indipendentemente. Deborah Rozman, presidente  e Amministratore Delegato dell’ HeartMath LLC in California, ha scritto:
Quando ero una praticante psicologa, a volte dopo aver lavorato con un cliente, confuso su una decisione o un problema, gli chiedevo:  Cosa direbbe il tuo cuore?' Spesso adattavo una tecnica
Gestalt, usando due sedie. Quando il cliente stava seduto su una, gli chiedevo di parlare dal cuore e dalla  testa quando invece stava seduto sull’altra. Quindi gli facevo scambiare le sedie e parlare dalla testa al cuore, dicendogli le opinioni della mente e le preoccupazioni.

Era come fossero due persone. Il cuore parla da sentimenti genuini ed autenticità, nel presente.
La mente parlava con opinioni, paure, quel che si sarebbe dovuto o meno fare. Facevo cambiare la sedia molte volte, fino a quando il cliente raggiungeva la sua “rivelazione”. Molto spesso il cliente si rendeva conto che la voce del cuore era il vero sè, una voce che offriva sia piu’ intuizione, che intelligenza con buon senso.


Ecco che cosi avete la differenza tra una società di cuore e la varietà corpo-mente con cui gli esseri umani sono stati manipolati per diventare tali. L’Institute of HeartMath ha anche stabilito che quando il campo energetico del cuore è in armonia e coerenza elettromagnetica con il cervello e il sistema nervoso centrale, la persona entra in uno stato di coscienza molto piu espanso. Quel che è vitale per questa trinità di collegamento sono la coerenza ed equilibrio energetico del cuore.
Questo è stato il fondamento di tutta la mia esperienza ad ora: rendermi conto che il cuore è la fonte della saggezza e conoscenza. Non ha importanza cio’ che ci vien detto di pensare, ma…ciò che “sentiamo” con la nostra unicità. Intendo intuitivamente sentire, intuitivamente conoscere
L’intuizione giunge dal cuore. Ci mettiamo le mani sul cuore e diciamo 'semplicemente… so”.

Questo linguaggio del corpo identifica istintivamente la fonte del sapere. Il cervello deve pensare e elaborare ma non il cuore, perchè è collegato con i  livelli di consapevolezza che conoscono.

Ecco un esempio perfetto  della differenza tra la percezione del cuore e della testa. Vedo politici, i media e il pubblico discutere e dibattere se bombardare innocenti in Afghanistan, Iraq e Libia, sia all’interno dei dettami della “legge internazionale” e se sia “legale” bombardare famiglie con droni senza pilota, nel Medio oriente o Estremo Oriente. Ecco: qui è la testa al lavoro.
Il cuore non si occupa di “legalità”; non gliene frega niente del legale, che significa solo che dei criminali in abiti scuri, si sono autolegittimati per la loro criminalità. Il cuore non vede carta, clausole e ordini. Vede i morti, i menomati, le vite fatte a pezzi. Il cuore non riconosce il lavoro cartaceo, nè si cura di come l’inganno sia pronunciato e svolto con meticolosità. Correttezza di base, giustizia e compassione sono i soli criteri del cuore.

La mia personale esperienza di vita mi ha dato una relazione con la vita molto diversa. Da molti anni ormai non vedo questa realtà come “casa”, ma, piuttosto, come il mio posto di lavoro. Sono arrivato “da casa”, un altro punto della percezione ultima, per fare un lavoro e quando lo avro’ finito, tornero’ ancora a casa.
Ovviamente ovunque è casa quando siete Infiniti, ma sto parlando di un punto primario di attenzione e autocoscienza. Una volta fatto questo cambiamento nella percezione, tutto cambio’. Non avevo piu’ bisogno di una “vita”, nel comune senso umano della parola. Non avevo bisogno di cio’ che le persone chiamano “vita sociale” o relazioni personali al di fuori del lavoro e della famiglia.

Vivo solo e continuero’ a farlo, perchè… “sto lavorando”. Le persone mi chiedono cos’altro faccio nella mia vita, oltre alla mia famiglia e la risposta è : nulla. Solo quando me ne andro’ di qui, dove appunto sono al lavoro, avro’ ricreazione e piacere …
La canzone dice anche: 'Ho la forza dell’anima e nessuno mi piegherà o romperà.'Questa forza dell’anima giunge, di nuovo, dal cuore che non pensa alle conseguenze per se stesso, quando decide risposte ed azioni.
Il cuore chiede – o sa- cosa è giusto, corretto, cosa è la giusta cosa da fare e la fa. Considerare delle conseguenze sarebbe la possibilità di non fare cosa è giusto, corretto. Il cuore non lo farebbe mai, quindi la considerazione delle conseguenze è irrilevante.

La mia sola considerazione è come fare al meglio qualcosa, non se farla o non farla. Se è necessario farla per mettere a nudo e sfidare la tirannide, allora sarà fatta. Non piegarsi alla pressione, è cio’ che puo’ impedire alle persone di  piegarsi o rompersi, indipendentemente dalle intimidazioni e minacce.
Se mettete un piede dopo l’altro e vi rifiutate di fermarvi, allora dovete arrivare da qualche parte, molto semplice… E’ quando vi fermate per paura, per il ridicolo e perché state a considerare le conseguenze, che cominciano i guai e il vostro potere è consegnato al “sistema”.

"E' impossibile",  disse l'orgoglio
"E' rischioso",  disse l'esperienza
"Fai una prova" disse il cuore

La tirannide si basa sulla paura ed intimidazionee se non vi piegate ad esse, la tirannide perde potere. Poichè il “suo” potere è per lo piu’ illusorio. Quando non vi piegate, avete la verità dalla vostra parte, in termini di cosa conoscete di coloro dietro la tirannide, allora sono loro che devono rispondervi e non voi a loro.

Dopo 
l’evento Wembley mi sono successi enormi cambiamenti energetici ed ho raggiunto il punto in cui ho veramente la “fede di credere che posso fare qualsiasi cosa e posso raggiungere ogni stella”. So, infatti che il tempo non è cosi lontano, quando, nelle parole della canzone, “finalmente avro’ il mio tempo, propizio...”


FONTI:
Da David Icke , www.davidicke.com dalla sua newsletter del 3 marzo 2013 traduzione e sintesi Cristina Bassi  http://thelivingspirits.net/php/articolo.php?lingua=ita&id_articolo=642&id_categoria=12&id_sottocategoria=73

 http://altrarealta.blogspot.it/2013/09/icke-la-ruota-del-criceto-che-i-piu.html

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