domenica 19 gennaio 2014

Le piante della salute: l’iperico

Il suo nome botanico è Hypericum perforatum ma comunemente è conosciuto semplicemente come iperico, pianta molto diffusa nei campi e lungo i sentieri fino a 1.600 metri di altitudine e caratterizzata da un prezioso olio essenziale che si trova nella pigmentatura biancastra delle sue foglie, che in controluce paiono ‘forate’. I fiori, di colore giallo vivo, sbocciano in estate e ravvivano il busto eretto della pianta che generalmente non supera il metro di altezza.
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La storia
Secondo le leggende contadine l’iperico sarebbe legato a proprietà magiche e curative conosciute fin da tempi lontanissimi. Il nome deriva dalle parole greche hyper-eikon, che significa letteralmente ‘pianta che cresce sulle statue’. Per Ippocrate e Discoride, invece, il nome significherebbe ‘al di sopra del mondo degli inferi’ , il chè si ricollega all’altro nome con un l’iperico è noto, cioè ‘erba caccia-diavoli’ e anche come erba di S. Giovanni. In riferimento a quest’ultimo, la leggenda narra che alla vigilia della festa dedicata al santo, la gente portasse con sé un mazzolino di iperico, ruta, artemisia e aglio per proteggersi dagli spiriti cattivi.
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Le proprietà
Dell’iperico si utilizzano soprattutto le sommità fiorite perché ricche di flavonoidi, ipericina, quercetina,rutina e iperoside che esse contengono. Dall’estratto e dalla tintura madre, infatti, si ottiene una sostanza dalle spiccate proprietà antidepressive e sedative, capace di accrescere i livelli di serotonina presenti nell’organismo e migliorare così l’umore. L’azione antidepressiva svolta dall’iperico è scientificamente provata: diversi studi, infatti, hanno dimostrato che il suo estratto limita il riassorbimento di due neuro recettori, la noradrenalina e la dopamina, responsabili degli stati depressivi, sbalzi d’umore ed esaurimento nervoso.
L’olio essenziale contenuto nei fiori ha proprietà cicatrizzanti ed emolienti e stimola la rigenerazione cellulare. Un vero e proprio toccasana, insomma, in caso di eritemi, psoriasi, macchie della pelle, secchezza, smagliature, cicatrici e acne. Ecco perché l’olio di iperico è largamente utilizzato in erboristeria e cosmesi per la preparazione di trattamenti e tisane di bellezza, nonché come prodigioso anti-rughe.
La ricetta
Viste le sue spiccate attività balsamiche, antibatteriche, anticatarrale, antiflogistiche, l’assunzione dell’estratto di iperico è consigliato in caso di infiammazioni dei bronchi, delle vie urinarie, di tosse e cistite. Attenzione però a non assumerlo durante l’esposizione al sole e occhio alle interazioni che presenta con diversi tipi di farmaci e contraccettivi orali.
L’infuso di iperico può essere preparato con 1 cucchiaio raso di foglie e sommità fiorite da versare direttamente in 1 tazza di acqua bollente. Dopo aver lasciato in infusione per 10 minuti, filtrate e bevetelo per combattere tosse, catarro raffreddore e infiammazioni alle vie urinarie.
Altrettanto facile da realizzare in casa è il prezioso olio essenziale di iperico che si ottiene dalla macerazione per 6 settimane di 70 gr di sommità fiorite fresche della pianta e 250 ml di olio di mandorle. Lasciate macerare in una bottiglia ben chiusa e  a temperatura ambiente che esporrete alla luce diretta del sole. Filtrate e riponete in una bottiglia di vetro scuro in un luogo fresco e ben riparato. Miracoloso contro piaghe, ulcere e ustioni, l’olio così ottenuto sarà un prezioso alleato per distendere le rughe del viso e attenuare tutti i segni dell’età… e i primi effetti sono visibili dopo solo 10 giorni di applicazione!
http://www.tuttogreen.it

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