lunedì 20 ottobre 2014

Cosa nasconde l'industria del Fumo?

Le sigarette sono più mortali di mezzo secolo fa. Fumare oggi è molto più rischioso di quanto non lo fosse 50 anni fa anche se, paradosso, si fuma di meno. La colpa è, manco a dirlo, delle aziende del tabacco, che nel corso degli anni hanno messo in atto vere e proprie strategie subdole a danno dei consumatori.

Così i fumatori di oggi hanno un rischio maggiore di cancro al polmone e di broncopneumopatia cronica ostruttiva rispetto al 1964, nonostante fumino meno sigarette. Ad affermarlo è un interessante report della Campaign for Tobacco-Free Kids – un'organizzazione no-profit che lotta per ridurre l'uso del tabacco – che ha prodotto un'infografica rivelatrice che stabilisce esattamente come le sigarette siano cambiate negli ultimi cinque decenni.

La ricerca si basa su una revisione di studi scientifici e di documenti dell'industria del tabacco e quello che emerge è che i prodotti chimici aggiunti alle sigarette per garantire la dipendenza, ridurre la durezza e aumentare la velocità della nicotina di andare in circolo, hanno sì reso le sigarette più "coinvolgenti", ma anche più letali.
Il report, intitolato Designed for Addiction, mostra in dettaglio come le aziende del tabacco abbiano apportato queste modifiche senza alcuno scrupolo per la salute dei consumatori. In particolare, le multinazionali hanno prodotto sigarette più "accattivanti", controllando e aumentando i livelli di nicotina e rafforzando l'impatto della stessa nicotina, e hanno fatto sigarette più attraenti anche per i più giovani, con l'aggiunta di aromi come la liquirizia e il cioccolato, che mascherano la durezza del fumo, o il mentolo, che rende il fumo più morbido, o altre sostanze chimiche, che espandono le vie aeree dei polmoni e rendono il fumo più facile da inalare.

La relazione ha dunque rilevato che i fumatori oggi hanno un rischio molto più elevato di cancro al polmone rispetto ai fumatori nel 1964, quando già il rapporto del primo Surgeon General allertò gli americani per le conseguenze mortali del fumo.

"Per decenni, l'industria del tabacco ha avuto il controllo completo sulla produzione delle sigarette e ha fatto un prodotto letale e coinvolgente, esponendo i fumatori a maggior rischio di dipendenza (aumentata con più livelli di nicotina), malattia e morte - ha detto Matthew L. Myers, presidente della Campaign for Tobacco-Free Kids. Ora che ha l'autorità di regolamentare i prodotti del tabacco, la FDA deve richiedere cambiamenti di questi prodotti per ridurre le morti e le malattie che causano. Le decisioni su come i prodotti del tabacco devono essere fatti e ciò che devono contenere devono essere basate sulla tutela della salute pubblica e non sui profitti dell'industria del tabacco".
La Campaign for Tobacco-Free Kids e altre organizzazioni di sanità pubblica ha quindi invitato la FDA a rilasciare indicazioni per ridurre la tossicità e la dipendenza delle sigarette e di altri prodotti del tabacco. Anche se gli Stati Uniti hanno compiuto enormi progressi nella riduzione del fumo, l'uso del tabacco è ancora la principale causa di morte. Negli States, il fumo uccide ogni anno 480mila cittadini americani e costa alla nazione almeno 289mila milioni dollari in sanità e perdite economiche.
Ma come sono fatte realmente queste benedette bionde? La parola chiave è "ammoniaca": i produttori la aggiungono per aumentare la velocità e l'efficienza dell'assorbimento di nicotina da parte del cervello. In più aggiungono zuccheri per rendere più facile l'inalazione del fumo e aumentare gli effetti di dipendenza di nicotina e alterano il gusto e l'odore delle sigarette, per renderne il sapore più gradevole.
Come se non bastasse, il fumo di tabacco è stato reso industrialmente meno duro con l'aggiunta di acido levulinico. In questo modo il fumo è più morbido e meno irritante e lo "regge" anche chi è un fumatore novello.
Insomma, magari tutto ciò che contiene la sigaretta che in questo momento state fumando già lo sapevate e se finora non avete preso provvedimenti per la vostra salute è una vostra – ci mancherebbe – libera scelta. Ma magari fare il pensierino di boicottarle queste aziende del tabacco del cappero che ci hanno ridotto super-dipendenti e diminuire gli acquisti?

Fonte: www.greenme.it

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