martedì 7 ottobre 2014

La figlia guarisce dall’autismo eliminando glutine, latticini e glutammato.

La figlia guarisce dall'autismo eliminando glutine, latticini e glutammato.

In un video che potrete trovare in fondo a questo articolo, la dr. Katherine Reid, biochimica della società americana BayArea, sostiene di aver guarito la figlia dall’autismo, eliminando dalla sua dieta il glutammato, glutine e latticini.
Secondo quanto sostiene la dr. Katherine Reid, con una figlia di 7 anni, che ha iniziato a mostrare i primi sintomi di autismo a 2 anni, molti problemi neurologici, come anche l’autismo, sono dovuti a un disequilibrio nell’assunzione di glutammato.
Il glutammato, contenuto quasi sempre anche nei dadi da cucina (che il dottor Mozzi spesso sconsiglia di usare, proprio per la presenza di questa sostanza) è conosciuto anche con il nome scentifico di acido glutammico. E’ un aminoacido “non essenziale”, ovvero l’organismo è in grado di sintetizzarlo senza bisogno di introdurlo con l’alimentazione.
“Tutto risiede nell’equilibrio“, spiega la dr. Reid “perché nel nostro corpo abbiamo ricettori per il glutammato, ma tutto dipende dalla dose ingerita”.
 

Oltre che nei dadi il glutammato è contenuto anche in altri alimenti, come nella soia, nell’amido di mais, nel siero del latte e altri ancora. Purtroppo nelle etichette alimentari, solo ne 1% dei casi viene riportato il contenuto di questa sostanza.
Il quotidiano americano San Francisco Chronicle ha attaccato la Reid sostenendo che non c’è alcun fondamento scentifico che provi la sua tesi.
Nonostante tutto Katherine è andata avanti con le sue idee. Quando a sua figlia Brooke è stato diagnosticato l’autismo, la dr. Reid ha incominciato a fare delle ricerche sulle possibili vie alternative alla medicina ufficiale, tra cui quella di una dieta mirata.
Dalle sue ricerche ha concluso che andavano eliminate le seguenti sostanze:
  • latte e derivati del latte
  • tutti gli alimenti contenenti glutine
  • tutti gli alimenti contenenti glutammato
Con la dieta la situazione della piccola Brooke sembria sia molto migliorata:
- nel linguaggio e nella comunicazione in generale;
- nella socializzaione: il comportamento ossessivo è scomparso.

La biochimica Katherine Reid ha un’associazione no profit, la Unblind My Mind tramite cui sono stati effettuati dei test su 75 bambini, eliminando dalla dieta gli alimenti sopra citati. Il risultato riscontrato è stato molto positivo: su 75, ben 74 bambini hanno mostrato segni di miglioramento.
Al di là del caso personale, la dott. Reid ritiene che oguno di noi dovrebbe pensare al corpo umano come un ecosistema con milioni di organismi, che insieme concorrono al mantenimento della nostra salute, ma che allo stesso tempo possono trasformarsi in agenti patogeni.
https://www.youtube.com/watch?v=iL4SD5f2toQ
VIDEO

Il dottor Mozzi ci parla dell’autismo

Nel breve video di appena 4 minuti, riportato più sotto e caricato nel settembre del 2011, il dott. Piero Mozzi, ci spiega che l’autismo è una patologia strettamente collegata all’alimentazione e in particolare che la causa è da ricercarsi nel connubio latticini, glutine e vaccini.

Altre voci sul legame autismo-alimentazione

Cercando nella rete potrete trovare molte altre fonti che discutono sul possibile collegamento tra alimentazione e autismo.
Di seguito riporto solo alcuni link che reputo molto interessanti.
Per esempio, il sito emergenzautismo.org, che tratta in maniera molto approfondita l’argomento, spiega come negli ultimi 3 anni siano state condotte molte ricerche in tale ambito, con risultati sorprendenti. Questi studi dimostrerebbero infatti come moltissimi bambini affetti dall’autismo, siano anche affetti da problemi intestinali e come l’autismo sia strettamente correlato alla gravita di tali problemi. Da tali ricerche  è emerso che la maggior parte di questi problemi intestinali sono causati proprio dai cereali con il glutine e dalla caseina, la proteina del latte.
Oltre a queste e a tante altre informazioni, nel sito potrete trovare moltissime testimonianze di mamme, che hanno guarito, o per lo meno ottenuto notevoli miglioramenti dei propri bambini, con un cambio radicale della dieta e soprattutto eliminando il glutine, il latte ed i suoi derivati.

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