mercoledì 29 luglio 2015

Il superamento della psicosomatica

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Scritto da : Mauro Sartorio
La psicosomatica è una terra di mezzo in medicina, ufficialmente riconosciuta ma anche no, o perlomeno lo è limitatamente a quelle situazioni in cui non è possibile trovare una base organica e quindi si opta per il "disturbo psicosomatico".

La misteriosa connessione mente-corpo ha una lunghissima storia di indagini, e negli ultimi anni del secolo scorso il suo sviluppo ha preso un'accelerazione verticale.
Viviamo ora in un periodo abbastanza schizofrenico, in cui le evidenze di stretta relazione tra mente, emozione e corpo sono numerose ma i protocolli clinici per lo più le ignorano, e in cui le scoperte in questo campo sono rivoluzionarie ma la stessa psicosomatica fatica a integrarle.

Oggi disponiamo di una scienza esatta che possiede gli strumenti (certamente perfettibili) per spiegare nel dettaglio quei meccanismi della psiche che muovono l'organismo, proprio come disponiamo di una scienza esatta che spiega nel dettaglio le leggi che generano una differenza di potenziale elettrico nel cielo, producendo quel fenomeno sensato e riequilibratore che è il fulmine.
Eppure si ha l'impressione che ci sentiamo in dovere di continuare a credere che quelle saette siano certamente scagliate da Zeus, quando Zeus è nervoso.
Mi sembra che, oggi, ignorare la scoperta delle leggi biologiche e continuare a battere la strada dello "stress" psicosomatico, richieda uno sforzo pari al negare l'evidenza che dietro i fulmini ci sono cariche elettromagnetiche e non il malumore divino.

Come è cambiata la conoscenza scientifica rispetto al periodo greco-romano lo sappiamo bene, ma come è cambiata la conoscenza in ambito psicosomatico in seguito all'introduzione delle leggi biologiche?

- Il concetto di "stress" è accantonato e la parola stessa cade in disuso, non avendo un significato determinato.
- Non si parla più di influenza sul corpo da parte delle emozioni, come amore, risentimento, indecisione, sensi di colpa, vergogna, orgoglio e tutte le infinite sfumature.
 

Infatti le emozioni sono qualcosa solo di successivo alla reazione biologica.
- Non si parla di significati simbolici
Tutto è ridotto ai minimi termini, alle più semplici e basilari funzioni biologiche proprie dei tessuti corporei, istruiti dall'evoluzione per dare risposte automatiche e sensate con il fine della sopravvivenza.

- Non vengono considerate condizioni e situazioni generiche, come "sono un testardo", "non mi sento amato", "ho dei sensi di colpa nel passato", "mi manca la tranquillità finanziaria", ecc. (vedi i riferimenti nell'immagine più sotto).
Una atmosfera generale può certo dare alcune indicazioni sul vissuto di una persona, ma più spesso rischia di creare rumore di fondo e confusione nell'analisi dei fenomeni corporei.
Qualcuno può forse dire di non vivere una di queste sensazioni, di non avere sensi di colpa o di non sentirsi mancare la tranquillità finanziaria? Sembra di sparare sulla crocerossa.

Non stiamo parlando di efficacia terapeutica, perchè l'ormai vasta esperienza dei professionisti psicoterapeuti nell'approccio alla sfera emotiva e ai modelli di pensiero conclama evidenza di successo, indipendentemente dalle teorie sostenute o dalle tecniche utilizzate.
Tuttavia oggi, avanzando più oltre, possiamo aggiungere a tutto ciò una precisione millimetrica e scientifica nell'indagine eziologica, senza generalizzazioni, in base a regole matematiche di causa-effetto.
Sono regole in continuo perfezionamento, ma già ben definite e ampiamente disponibili a chiunque.
Grazie alle quali, in definitiva, si guadagna la possibilità di accedere non più solo ai riflessi emotivi della psiche, ma alle sue originarie radici vegetative.
In questo contesto possiamo azzardare il termine "precisione scientifica", perchè si tratta di leggi di natura verificabili e, in quanto leggi, sempre riproducibili e non variabili nel tempo (nella nostra era evolutiva).

martedì 28 luglio 2015

Osho: Stabilire una connessione corpo-mente

Esercizi per il benessere e l'integrità

Io non seguo affatto l'orologio, ma sono arrivato a
comprendere il mio corpo; ho compreso i suoi bisogni.
Ho imparato molto, ascoltandolo. E anche se tu 
ascolterai, se diventerai attento al tuo corpo, inizierai
 ad avere una disciplina che non può essere
definita disciplina. Io non me la sono imposta con la
forza. Ho provato ogni sorta di cose nella mia vita.

Ho sperimentato in continuazione, per sentire dove 
Il mio corpo si sente a suo agio. Un tempo mi alzavo
molto presto, alle tre del mattino; poi alle quattro, in
seguito alle cinque. Ora, da anni, mi alzo alle sei. Ho
 osservato nel tempo cosa andava meglio per il mio
corpo. Si deve essere molto sensibili.

LE ORE DI SONNO
Oggi i fisiologi affermano che il corpo, nel sonno,
perde la sua normale temperatura, che scende di
due gradi, per circa due ore. Può accadere tra le tre e
le cinque, o tra le due e le quattro, o tra le quattro e
le sei, ma tutti i corpi perdono due gradi di temperatura
nella notte. In quelle due ore si ha il sonno
più profondo; se ti svegli nell'arco di quelle due ore,
per tutta la giornata ti sentirai disorientato. 

Potrai aver dormito sei, sette ore, non importa; se ti alzi
quando la temperatura è più bassa, ti sentirai stanco,
assonnato e svogliato per tutta la giornata. Sentirai
che ti manca qualcosa e sarai più disturbato. Il corpo si sentirà malaticcio.

 Se invece ti alzerai esattamente dopo due ore,
cioè al termine di quelle due ore, ti alzerai al momento
giusto. In questo caso ti sentirai assolutamente
fresco e riposato, anche se hai dormito solo quelle
due ore. Non sono necessarie sei, sette o otto ore di
sonno, se dormi solo le due ore in cui la temperatura
scende di due gradi, ti sentirai perfettamente riposato
e a tuo agio; per tutto il giorno ti sentirai colmo
di grazia, di silenzio, di salute, di benessere e
proverai un'intima sensazione di integrità.
  
Tutti dovrebbero osservare e scoprire dove cadono
quelle due ore. Non seguite alcuna disciplina esterna,
perché quella disciplina può essere valida solo per la
persona che l'ha creata. Qualche yogin si alza alle tre
 del mattino. Può andar bene per lui, ma se tutti i suoi
seguaci si alzassero a quell'ora, si sentirebbero intontiti per l'intera giornata.
  
A quel punto crederanno di non essere neppure in
grado di seguire una disciplina così semplice, per cui
si sentiranno in colpa. Si impegnano con tutte le loro
forze, ma non ce la potranno mai fare, per cui credono
che il loro maestro sia eccezionale, un grand'uomo:
non è mai intontito, ma solo perché l'ora in cui si alza è quella giusta per lui.

Devi sperimentare il tuo corpo, scoprirne il ritmo,
cosa gli va bene, cosa è giusto per te. Una volta che
l'avrai scoperto, ti sarà facile lasciargli spazio, e non
sarà una forzatura, bensì qualcosa in sintonia con il
corpo stesso. In questo modo, non c'è nulla che sembri
un'imposizione; non c'è lotta, non c'è sforzo. 

IL TUO CIBO
Osserva, mentre stai mangiando, che cosa ti è congeniale.
Le persone mangiano di tutto e poi si sentono
a disagio, di conseguenza la loro mente ne resta influenzata.
Non seguire mai la disciplina di qualcun
altro, perché nessuno è come te, per cui nessuno
può dirti cosa può andare bene per te.

Ecco perché io do solo una disciplina, cioè la consapevolezza
di sé, la libertà. Ascolta il tuo corpo: in
esso c'è molta saggezza. Se lo ascolti, sarai sempre
nel giusto. Se non lo ascolti e continui a forzare le cose,
non sarai mai felice; sarai infelice, malato, a disagio
e sarai sempre disturbato, distratto e disorientato.
  
Il mio è stato un lungo esperimento. Ho mangiato
praticamente ogni tipo di cose, poi, piano piano, ho
 eliminato tutto ciò che non era adatto a me. Ora
mangio solo ciò che sento congeniale. La mia cuoca
ha dei problemi perché deve cucinare praticamente
la stessa cosa ogni giorno e non riesce capire come
posso continuare a mangiare e gustare sempre lo
stesso cibo. Va bene mangiarlo, ma gustarlo?

Se è adatto a te, potrai gustare sempre e comunque
quello stesso cibo: per te non sarà una ripetizione.
Se non sarà la cosa adatta, saranno guai.

Di solito non puoi mangiare la stessa cosa ogni giorno;
la ragione non sta nel fatto che è sempre la stessa
cosa, bensì che quella cosa non va bene per te. Per
un giorno la tolleri, ma un giorno in più diventa
troppo. Com'è possibile tollerarla per sempre? Se
fosse adatta a te, non ci sarebbero problemi; potresti
vivere tutta la vita mangiando quel cibo e ogni giorno
lo godresti perché porta armonia. È semplicemente
il cibo giusto per te, è in armonia con te.

NON IMPORRE LA MENTE AL CORPO
Continui a respirare; è sempre lo stesso respiro.
Fai il bagno: è sempre la stessa acqua. Dormi: è sempre
lo stesso sonno... ma tutto ciò è adatto a te, per
 cui non è una ripetizione. La ripetizione è un tuo atteggiamento.

Se vivi perfettamente in armonia con
la natura, non ti preoccupi del passato che se n'è andato,
non lo conservi nella mente. Non paragoni i
tuoi ieri con l'oggi e non proietti i tuoi domani. Vivi
semplicemente quieora, e godi di questo momento.
  
Godere il momento non ha nulla a che vedere con
cose nuove. Godere il momento ha certamente qualcosa
a che vedere con l'armonia. Potresti continuare
a cambiare cose nuove ogni giorno, ma se non sono
adatte a te, saresti sempre alla ricerca, andresti di
qua e di là, senza trovare alcun riposo.
  
Viceversa, qualsiasi cosa io faccia non è forzata: è
spontanea. Ecco come, passo dopo passo, sono diventato
consapevole delle necessità del mio corpo:
l'ho sempre ascoltato. Io non imporrei mai la mente
al corpo; fa' altrettanto, e avrai una vita più felice e colma di beatitudine.

Osho: La verità che cura.

lunedì 27 luglio 2015

Le donne stanno perdendo capacità di partorire naturalmente

Le donne stanno perdendo capacità di partorire naturalmente

Salute: le donne stanno perdendo capacità di partorire naturalmente….
Le donne sono a rischio di perdere la capacità di partorire e allattare in modo naturale i loro bambini.

E' l'allarme lanciato dal celebre medico francese Michel Odent, fra i massimi esperti mondiali nel campo della fisiologia del parto, ormai 84 enne ma in uscita con un nuovo libro: 'Do We Need Midwives?' (Abbiamo bisogno delle ostetriche?).
Odent, che ha aperto la strada al parto in acqua negli ospedali - ricorda il 'Telegraph' online - sostiene che l'evento della nascita è ormai talmente medicalizzato (fra farmaci e procedure chirurgiche) da mettere a rischio la sopravvivenza della metodica 'naturale', senza aiuti.

I risultati si stanno già vedendo: le donne impiegano molto più tempo oggi a dare la luce al loro bimbo, addirittura due ore e mezzo in più rispetto agli anni '60.
"Per me è ovvio - dice l'esperto - le donne stanno perdendo la loro capacità di partorire.
Il numero di quelle che danno alla luce i loro bambini naturalmente sta diventando insignificante".

Il medico critica di conseguenza l'aumento dei parti cesarei, che ormai sono un quarto del totale solo in Inghilterra (oltre 166.000 nascite), e l'uso dell'ossitocina sintetica sulle donne in travaglio, che riduce la capacità di produrre questo importante ormone (che facilita il parto e l'allattamento) in modo naturale.
Roma, 25 mag. (AdnKronos Salute)

domenica 26 luglio 2015

La Raccolta Differenziata è un'Operazione Psicologica?

La Raccolta Differenziata è un'Operazione Psicologica?

In molti comuni europei e, con qualche ritardo, in molti comuni italiani, è stato avviato un imponente programma di riciclo e smaltimento dei rifiuti urbani che, in prossimità dei cittadini, prende la denominazione di ‘raccolta differenziata’, con tanto di pubblicità, propaganda e delatori.

In teoria questo programma è un progetto virtuoso in cui il consumatore (il cittadino) assume un’importanza cruciale. Egli infatti ha il compito di dividere i suoi rifiuti secondo categorie predisposte e curarne lo stoccaggio sino al momento della raccolta da parte delle aziende comunali o private che ne avvieranno i ‘prodotti’ nelle centrali predisposte al loro riutilizzo.

Considerando però il progetto ‘raccolta differenziata’ nell’insieme ambientale e sociale che lo ha proposto e lo promuove, dobbiamo condividerne alcune riflessioni.

La prima da farsi è che la massa dei rifiuti non è ovviamente prodotta dal cittadino ma dalle aziende produttrici che impiegano tonnellate di materiali inutili per il packaging, producendo sprechi notevoli nel confezionamento, nel trasporto e nel rinnovo di beni e prodotti. Si dovrebbe quindi agire primariamente alla fonte e non alla fine della filiera prodotto/rifiuto.

Seconda riflessione: se ogni cittadino deve adoperarsi per produrre i ‘rifiuti zero’ impiegando tempo e denaro per aderire premurosamente al programma, perché deve pagare la tassa sui rifiuti? Non dovrebbe invece essere rimborsato per il lavoro svolto?

Terza riflessione: negli ultimi decenni sono state esplose oltre duemila bombe atomiche (di quelle note), sventrate tre o quattro centrali nucleari (di quelle note), sversati in mare tonnellate di materiale tossico e radioattivo con le evidenti complicità dei vertici delle istituzioni, sotterrate migliaia di tonnellate di materiale tossico radioattivo in discariche abusive con annessi inceneritori abusivi. Inoltre si è proceduto a costruire gli inceneritori velenosissimi per lo smaltimento dei rifiuti! Per non parlare delle tonnellate di veleni che vengono dispersi clandestinamente nell’atmosfera per mezzo delle ‘scie chimiche’. Perché questa schizofrenia?

Ultima riflessione: la sensazione è che si voglia colpire (come al solito) il singolo individuo sul quale riversare la colpa dei disastri ambientali che hanno invece ben altra ragione e causa. La ‘raccolta differenziata’ appare quindi come un’abile operazione psicologica di basso impatto ambientale ma dalle notevoli ragioni occulte: inculcare in ogni essere umano la percezione di essere ‘il problema’. Il suo stile di vita, il lusso di cui si circonda, lo spreco di mezzi e materiali: tutto concorre a seminare la sensazione di inadeguatezza e disturbo dell’ambiente naturale, la stessa percezione che balle pazzesche come la campagna ‘An Inconvenient Truth’ del subdolo Al Gore si prefissava di diffondere.

Conclusione: i vertici occulti desiderano che le masse si rendano consapevoli di vivere nell’errore/peccato. Il pensiero unico globale (la nuova religione scientista/satanica) si prefigge di diffondere questo falso dogma della fede. Il singolo deve provare vergogna per il nuovo peccato originale: quello di vivere o tentare di sopravvivere, nonostante tutto. Il peccato è oggi quello di ‘inquinare’, senza ovviamente chiedersene le ragioni, non sia mai.

Dobbiamo invece rivendicare una cultura dell’abbondanza perché il pianeta è potenzialmente generoso ed abitale per miliardi e miliardi di esseri umani. Appunto.

Viviamo immersi in un inquietante ‘brodo primordiale’ composto da radioonde, nano particelle e patogeni vari. Domanda retorica: la colpa dell’inquinamento è del singolo individuo e del suo scellerato stile di vita, oppure c’è dell’altro?
http://offskies.blogspot.it/2015/07/la-raccolta-differenziata-e.html

La grande natura e il piccolo uomo

Piccoli umani dispersi nella mestosità della natura





Siete perduti, se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra di nessuno!

Poco più di due secoli fa, il filosofo Jean-Jacques Rousseau lanciava un monito all'intera umanità: «Siete perduti, se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra di nessuno».

Purtroppo l'abbiamo fatto, abbiamo dimenticato, o forse abbiamo fatto finta di non ricordare, e ora le conseguenze di questa scelta stanno influenzando negativamente l'esistenza dell'intera umanità.

Da quando i primi ominidi hanno iniziato a camminare su questa terra, il mondo non ha mai visto così tanta ricchezza come quella odierna, eppure non ha mai neanche conosciuto altrettanta povertà.

La terra ha abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di tutti, se questi fossero dettati da reali necessità, ma di certo non può appagare le false esigenze indotte da un sistema economico basato sul profitto, che ricorre al meccanismo dell'invidia sociale.

Le attuali conoscenze scientifico-tecnologiche ci consentirebbero di risolvere tutti i più grandi problemi che affliggono l'umanità, ciò nonostante i delicati equilibri dell'ecosistema sono minati da un inquinamento detestabile, mentre fame, malattia e un diffuso senso di malessere esistenziale colpiscono duramente mente e corpo ad ogni livello della società.

Ovunque gli esseri umani prosperano la natura soccombe. Gli animali selvatici scappano impauriti alla nostra vista; lo stesso ecosistema sembra ribellarsi, come se fosse consapevole del fatto di doversi difendere. Avremmo potuto essere i guardiani della vita e invece ci siamo trasformati in un cancro.

Il male, la menzogna e l'ingiustizia permeano la società, nonostante gli sforzi di rivoluzionari e liberi pensatori il fine del benessere collettivo resta un concetto etereo, abilmente bollato con il termine di utopia da chi detiene il potere.

La fine delle guerre, dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo o della povertà, ma anche la rivoluzione, l'uguaglianza sociale o il benessere collettivo... fateci caso, il potere chiama utopia tutto ciò che la massa non deve neanche immaginare di poter fare.

Basiamo le interazioni sociali sull'individualismo e la competizione, mentre le nostre azioni sono figlie delle logiche del profitto. Un'ottima ricetta, se s'intende realizzare l'inferno sulla terra.

Ci preoccupiamo di garantire l'illusione dell'uguaglianza sociale affermando che tutti gli esseri umani hanno pari dignità e diritti, eppure viviamo in una società fortemente stratificata, nella quale veniamo classificati in base ai nostri averi, alla provenienza e al colore della pelle, o al lavoro che siamo costretti a fare.
 
Continua alla fonte >>>> - Blog Utopia Razionale

sabato 25 luglio 2015

...non ci sto capendo più un caxxo!

Viviamo in un epoca dove i Gay si scontrano contro gli Omofobi...
i Trans contro le Escort e pure le Lesbiche...
i Vegani contro i mangiatori di carne....
i Cattolici contro i testimoni di Geova,
gli evangelisti e l'Islam, che poi s'ammazzano per chi ha il DIO immaginario migliore.

Poi abbiamo i rom col permesso di rubare, e lo Stato gli regala pure le case..
Immigrati con pensioni, sussidi e hotel a 5 Stelle, mentre gli Italiani con mutui sotto i ponti...
Disabili abbandonati totalmente dallo Stato....
Chi ancora lavora e fa lavorare, è diventato un criminale....
Chi dovrebbe difenderci, stà contro di noi....
Mafiosi che invece di stare in galera stanno al Governo...
Cibo, acque, cielo e terreni avvelenati...
Farmaci e Vaccini per ammazzarci...
Famiglie ridotte alla fame, che per vivere fanno prostituire pure le proprie figlie...
Madri che ammazzano i propri bambini...
Mariti che ammazzano le proprie mogli...
Chi s'impicca...
Chi si da fuoco...
Pedofili protetti dalla chiesa...
Bambini che vengono violentati e sgozzati...
Alcolizzati...
Drogati...
Terremoti...
Alluvioni...

Ora ditemi se per voi tutto questo è normale, perchè io questa società di merda non ci sto capendo più un caxxo!
Claudio De Marco
http://altrarealta.blogspot.it

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Delirio Gender...confusione e caos anche per i diritti gay

Che orrore il gender: confonde i diritti di tutti, anche dei gay

di Maercello Foa
Provate a chiedere a un bambino se vuol giocare alle bambole. Nove volte su dieci risponderà di no e si ritrarrà scandalizzato. Provate a domandargli se ha una fidanzatina : spesso rispondono con un espressione di disgusto : « Io non ho una fidanzatina, a me le bambine non piacciono », urlerà. E provate a chiedere a una bambina se ama giocare al calcio, se desidera fare giochi di guerra, se vuole azzuffarsi. Vi guarderà con un’aria sconsolata. E se le domandate se preferisce trascorrere le vacanze estive con una femmina o con il figlio della vostra amica, nove volte su dieci non avrà dubbi : meglio, molto meglio l’amica.

E’ così da sempre, eppure domani potrebbe non essere più così. Già, perché nel mondo occidentale si diffonde sempre di più la cosiddetta ideologia gender (in italiano identità di genere) che in nome di una causa apparentemente sacrosanta, quella della lotta alla discriminazione sessuale, impone norme di comportamento ed educative estreme. Come narrato nei giorni scorsi dai giornali, in alcune scuole italiane, ad esempio, i bambini vengono costretti a travestirsi da femmine e a giocare alla mamma, mentre alle bambine vengono imposti giochi di ruolo decisamente maschili. Nel frattempo si impongono modelli che tendono a sradicare identità centrali insite nella natura umana. 


In certi Comuni italiani ed europei – ma fortunatamente non dappertutto, ad esempio non ancora in Svizzera –  quando si iscrive il proprio figlio a scuola o all’anagrafe le autorità non richiedono più di indicare padre e madre, bensì genitore 1 e genitore 2. E alcuni Paesi stanno anche abolendo la voce « sesso » sui documenti da sostituire con quella « genere » ; il tutto in difesa dei diritti degli omosessuali.

E qui dobbiamo intenderci : chi scrive sostiene da sempre l’emancipazione degli omosessuali, non solo in teoria ma – ed è l’aspetto più importante – nella quotidianità. In famiglia abbiamo amici gay e lesbiche e mai sul lavoro ho giudicato una persona considerando le sue tendenze sessuali, rimandando al mittente qualunque pettegolezzo. Non mi importa se un collaboratore è omosessuale per la semplice ragione che non sono affari miei.


Ritengo che un vero Stato liberale debba permettere a ogni cittadino di vivere in libertà e nella tutela della privacy la propria sessualità e sono lieto nel poter dire: ormai ci siamo. Gli omosessuali non devono più nascondersi e men che meno vergognarsi. Una vittoria civile.
 

Il problema, però, è che una battaglia giustissima e nei suoi tratti salienti conclusa, si sta trasformando in qualcosa di ben diverso; assume dimensioni inaspettate e per molti versi ingiustificate, al punto che talvolta si ha l’impressione che a essere diversi siano gli eterosessuali e che avere una famiglia normale sia quasi scandaloso. Mi riferisco, lo avete capito, alle rivendicazioni più oltranziste e all’isteria quasi intimidatoria che accompagna certe pretese e che recentemente ha indotto gli stilisti Dolce e Gabbana a protestare pubblicamente. Il loro « Basta ! » è risuonato alto, ma pur essendo omosessuali sono stati messi alla gogna mediatica in nome del politicamente corretto.
 
Il problema nel problema – e veniamo al punto – è che l’estremismo progay viene usato come ariete mediatico e legislativo per propagare e imporre l’ideologia gender. Ideata dallo psichiatra americano John Money, sostiene che le differenze sessuali tra maschio e femmine non sono naturali, biologiche, come peraltro avviene in tutto il mondo animale, bensì culturali : dunque gli uomini sarebbero tali solo perché educati da maschi e le donne sarebbero donne solo perché educate da femmine. E che attraverso gli opportuni condizionamenti sociali, a cominciare dall’educazione nelle scuole, accompagnato da un vero e proprio bombardamento mediatico, si possa convincere chiunque a decidere a quale sesso appartenere o a vivere l’ambiguità sessuale come un fatto naturale.

E’ il ribaltamento del mondo: una battaglia a tutela della minoranza gay viene usata per tentare di sradicare l’identità sessuale naturale della stragrande maggioranza delle persone e convincere le nuove generazioni che ognuno può scegliere se diventare omosessuale o bisessuale o transessale. Diciamola tutta : è un’aberrazione, che però si afferma sempre di più, agendo su più livelli. Il potere di emulazione del mondo dello spettacolo e del cinema è noto. Pensate all’ambiguità sessuale di Lady Gaga (che omosessuale non è ma si presenta come icona trans) o della barbuta Conchita, ai messaggi reiterati dei film di Hollywood o dei serial tv dove addirittura la Disney propone alcuni classici in versione gay. Osservate il mondo della moda: si scelgono sempre di più modelle androgine e modelli effeminati, al punto che talvolta non si capisce più se a sfilare è un uomo o una donna. Non è un caso che a Londra sia stato aperto pochi giorni fa il primo negozio gender.

Ma ancor più inquietante è il fatto è che i casi italiani non sono affatto isolati. Nelle scuole francesi è diventato obbligatorio un corso di insegnamento per promuovere la libertà dei sessi e per combattere l’omofobia che si propone di « sostituire categorie mentali come quella di ‘sesso’ con il concetto di ‘genere’ che mostra come la differenze tra uomo e donna non siano basate sulla natura ma siano prodotte storicamente e replicate dalle condizioni sociali ». Corsi analoghi vengono insegnati nelle scuole inglesi.

E’ una battaglia subdola perché, schermandosi dietro alle rivendicazioni gay, inibisce un dibattito normale. Si impedisce alla gente di capire cos’è l’ideologia gender, di interrogarsi e in un’ultima analisi di decidere. Come dovrebbe accadere in democrazia.
fonte: http://blog.ilgiornale.it/foa/2015/03/23/che-orrore-il-gender-confonde-i-diritti-di-tutti-anche-dei-gay/

venerdì 24 luglio 2015

GENDER, 10 REGOLE PER DIFENDERE I NOSTRI FIGLI

GENDER, 10 REGOLE PER DIFENDERE I NOSTRI FIGLI

L’indottrinamento è un’attività subdola, strisciante. Nei sistemi democratici non si fa sui manifesti o sui mezzi d’informazione o, almeno, non solo. Sarebbe troppo facile capire che nei principi e nei modi di vita proposti ci sono aspetti in contrasto con la nostra natura, il nostro essere. Meglio arrivare a dama di nascosto, celandosi tra le pieghe del sistema. Attraverso una legge, meglio ancora una riforma, o un atto amministrativo che si presti ad allegati mimetizzati fra articoli, commi e numeri. Così il pensiero passa e si diffonde, mutando la società inconsapevole nel suo intimo. Unoschiaffo alla libertà. E quale obiettivo migliore dei bambini? Sono innocenti, puri, imparano in fretta e, soprattutto, sono gli adulti di domani. Insegnare loro un nuovo, distorto, modo di vivere significa cambiare compiutamente la mentalità della popolazione, portandola là dove il burattinaio di turno vuole.

Così sta avvenendo, o meglio potrebbe avvenire, con la teoria del gender, quell’ideologia che pretende di discernere la sessualità dalla scelta, come se ciascuno potesse forzare la propria natura col fine di raggiungere l’omologazione, non l’uguaglianza. 
Il mondo, non solo quello cattolico, al di là di quanto alcuni media vanno professando, si è mosso per tutelare i minori dal possibile inserimento del gender nei programmi scolastici. Quasi un milione di persone sono scese in piazza San Giovanni, a Roma, lo scorso 20 giugno, per scongiurare questa ipotesi nella manifestazione “Difendiamo i nostri figli”. Il primo risultato ottenuto è stata la circolare n. 4321 con la quale il Miur ha invitato le scuole a informare in maniera esaustiva le famiglie sui programmi formativi, in particolare quelli extracurriculari, proposti agli studenti durante l’anno. Per orientare i genitori nella scelta, in base a quanto previsto dall’atto ministeriale, Massimo Gandolfini, presidente del comitato “Difendiamo i nostri Figli”, ha diffuso un decalogo da seguire, che vi proponiamo, per garantire la libertà di scelta.

1- Ogni genitore deve vigilare con grande attenzione sui programmi di insegnamento adottati nella scuola del proprio figlio

2- In particolare, va attentamente letto e studiato uno strumento denominato “Pof” (Piano Offerta Formativa)

3- I genitori devono utilizzare lo strumento del “consenso informato”: devono cioè dichiarare per iscritto se autorizzano, oppure no, la partecipazione del proprio figlio ad un determinato insegnamento. Il consenso va consegnato in segreteria e protocollato (obbligo di legge)

4- A questo punto si deve avere ben chiaro che gli insegnamenti scolastici sono di due tipi: “Insegnamenti curriculari”, cioè obbligatori (Italiano, matematica ecc…); “Insegnamenti extracurriculari”, cioè facoltativi, da cui è lecito ritirare il figlio

5- Nel caso di insegnamenti curriculari (ad esempio Scienze Naturali, che comprende nozioni sul corpo umano e le sue funzioni, compresa quella riproduttiva) si raccomanda ai genitori di vigilare con grande attenzione, intervenendo sul singolo insegnante e/o sul dirigente scolastico qualora scorgano impostazioni in contrasto con i propri valori morali e sociali di riferimento. Come sempre, più genitori si associano, maggiore è la forza di contrasto

6- Ad oggi l’insegnamento “Gender” è possibile soprattutto nei programmi di educazione all’affettività e alla sessualità, oppure nei percorsi di “Contrasto al bullismo e alla discriminazione di genere”. Si tratta di insegnamenti extracurriculari ed è in particolare a questi che si deve prestare speciale e massima attenzione

7- Il consenso/dissenso deve essere formulato per ciascun singolo percorso/progetto/insegnamento (non deve essere generico), va depositato in segreteria e deve essere protocollato

8- Il genitore ha il diritto di chiedere tutti i chiarimenti che vuole, coinvolgendo ogni istituzione scolastica, ad ogni livello: consiglio di classe, di istituto, dei professori, dirigente scolastico/preside

9- Si raccomanda di informare e coinvolgere le associazioni dei genitori: Age –segreteria.nazionale@age.it; Agesc – segreteria.nazionale@agesc.it

10- L’articolo 30 della Costituzione italiana e l’articolo 26 della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo sanciscono il diritto dei genitori all’educazione ed istruzione dei figli: padri e madri hanno grandi poteri decisionali e, cercando di aggregare altre famiglie, la possibilità d’intervento sugli organismi scolastici diventa tanto più forte e positiva, soprattutto se sostenuta da un’associazione.

Un vademecum da seguire passo dopo passo. Ricordando che in ballo non ci sono principi morali e religiosi ma il più laico e universale dei diritti umani: la libertà.

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Gender: ideologia e totalitarismo – Parola di Hannah Arendt

L’ideologia gender può entrare di diritto nei programmi curricolari delle scuole italiane, grazie a Renzi & Co.
Chi nega questo, nega alla radice l’esistenza dell’ideologia gender, che sarebbe un’invenzione dei “catto-fascisti omofobi”: a costoro abbiamo risposto in altra sede.

Qui andiamo a ribadire, non solo che l’ideologia gender esiste, ma che è il totalitarismo del XXI secolo. Lo ha detto anche il Papa. Sarebbe d’accordo con noi anche Hanna Arendt, una delle studiose più autorevoli in tema di totalitarismi.

Non serviva vivere in URSS, nel XX secolo, per sperimentare la prepotenza e la violenza di quella che alcuni hanno definito “l’inquisizione rossa”. bastava frequentare un qualsiasi liceo statale per vedere messo alla gogna chiunque non abbracciasse l’ideologia marxista: ai professori e ai presidi venivano bruciate le macchine, gli studenti venivano fatti oggetto di violenza cruda e non solo verbale.

Non c’era alternativa: o ci si schierava dalla parte dei “buoni” compagni, o si era automaticamente etichettati e ghettizzati (come minimo) come biechi fascisti (e ricordiamo che “uccidere un fascista non è reato”, così insegnavano alcuni docenti di lettere alla scuola media…).

Oggi si respira lo stesso clima a proposito dell’omosessualismo e del gender. Basta ormai dire che il gender confonde le menti dei ragazzini per essere tacciati di omofobia.
Tempi ci fa notare come il “genderismo” abbia tutti i requisiti che deve avere ogni totalitarismo, secondo una studiosa che davvero se ne intendeva come Hannah Arendt:
-l’ideologia,
-la massa da indottrinare,
-la polizia politica per tacitare chiunque dovesse resistere all’indottrinamento.
“L’ideologia gender integra perfettamente tutti e tre gli elementi previsti dalla Arendt:
-è una ideologia in quanto alla unitaria e naturale (vera, reale e concreta, NDR) sessuazione umana secondo il dimorfismo maschile/femminile sostituisce la scomposizione della frastagliata galassia dei generi di matrice costruzionista, cioè forgiata dall’insieme di volontà individuale e sociale (irreale, NDR);
-sfrutta intere masse da indottrinare, specialmente tramite manifestazioni di piazza, social networks, pubblicità, campagne stampa e televisive monotematiche;
-utilizza sistemi da “polizia politica”, poiché immediatamente accusa e condanna di omofobia ed intolleranzachiunque non si pieghi ai dettami del genderismo, come accaduto per esempio nel caso Barilla”.

Come ogni totalitarismo esige «Una dedizione e fedeltà incondizionata e illimitata […]. La fedeltà totale è possibile soltanto quando è svuotata di ogni contenuto concreto, da cui potrebbero naturalmente derivare mutamenti d’opinione» (H Arendt). Perciò si sanziona anche chi solo osa rilevare la banale verità, cioè che si è maschi o femmina e che per fare i figli e per il loro bene servono mamma e papà.

Prosegue Vitale, su Tempi, : “Reclamando la libertà di definire la propria identità, si contempla all’un tempo la negazione della altrui libertà di coscienza e di espressione come dimostra, tra i tanti casi citabili, il caso di don Emiliano De Mitri il cui profilo Facebook è stato censurato per aver egli dichiarato che non avrebbe rilasciato nulla osta per padrini e madrine di battesimo e cresima a coloro che, all’indomani della sentenza della Corte Suprema statunitense sulla “liberalizzazione” del same-sex marriage, avrebbero arcobalenizzato l’immagine del proprio profilo Facebook in sostegno della suddetta sentenza.

Il grottesco viene in essere allorquando si legge proprio la suddetta sentenza in cui la Corte Suprema che da un lato legalizza il matrimonio tra persone del medesimo sesso, dall’altro lato così sancisce: «Si deve mettere in evidenza che le religioni e coloro che aderiscono a dottrine religiose possono continuare a sostenere con la massima e sincera convinzione che in base ai precetti divini l’unione dello stesso sesso non può essere tollerata. Il primo emendamento garantisce che alle persone e alle organizzazioni religiose è data adeguata protezione per l’insegnamento dei principi così centrali nelle proprie vite e fedi e alle loro profonde aspirazioni a dar seguito alla struttura familiare che essi hanno a lungo osservato»”.

Dovrebbe spiegarlo, la buona Corte Suprema a Aaron e Melissa Klein, Jack Phillips, Daniel McArthur e la moglie Amy, Cynthia e Robert Gifford, Hezelmary e Peter Bull, Barronelle Stutzman, Paul Barnes , Crystal e Kevin O’Connor, e a tanti altri: cioè a tutte quelle persone che stanno soffrendo le conseguenze repressive derivanti dalla legislazione omosessualista e genderista americana grazie alla quale chi non partecipa e non collabora con l’organizzazione e la celebrazione dei matrimoni gay subisce multe salatissime e boicottaggio violento, tanto da dover chiudere la propria attività commerciale.

giovedì 23 luglio 2015

IDEOLOGIA GENDER: il peggior futuro possibile per i nostri figli

IDEOLOGIA GENDER, spacciata per educazione sessuale, i veri scopi sono invece:  distruzione dell’identità individuale, distruzione della famiglia, legalizzazione della pedofilia, controllo totale su un popolo senza identità… molto peggio di quanto scriveva Orwell
STANDARD EDUCAZIONE SESSUALE OMS: cosa non ci dicono dell'accordo preso e già operativo in Europa
Complottismi? no parliamo di fatti.. quelli che piacciono tanto alle persone, quelli che fanno ricredere anche San Tommaso...
Parliamo della "nuova mossa" da tempo pianificata, ma che deve passare alla fase successiva della finestra overton.. ovvero al far cadere il tabù ed alla diffusione..
Parliamo della standardizzazione dell'educazione sessuale.
Se ne parla ormai sempre di più sul web, in tv relativamente,come al solito, visto che per ora non hanno ordine di uscire allo scoperto ...i media per ora devono ancora tacere..le notizie vengono diffuse da bloggisti,alcuni giornalisti in rete..quindi tutto ha ancora una forma embrionale  di assurdità da parte dei soliti complottisti..

Bene desidero quindi portare documenti agli scettici... nero su bianco su cosa è stato deciso .


L'OMS ha dettato nuovamente legge:
Infatti è in fase di diffusione un vademecum in cui si tracciano le linee guida per la cosiddetta educazione sessuale ai giovani. Secondo il documento, sin dalla culla ora bisognerà insegnare ai bambini a vivere con serenità la propria sessualità, anche attraverso la masturbazione.
Il documento – elaborato ed uscito nel 2010 inizia adesso ad essere messo in circolazione anche in Italia – è intitolato “Standard di Educazione Sessuale in Europa” ed è una guida per i governi, la scuola pubblica e gli specialisti sanitari, sviluppata dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in collaborazione con l’agenzia governativa tedesca per l’Educazione Sanitaria.

Educazione sessuale precoce dalla nascita dei bambini per tutto il corso della loro vita, così dice  il fascicolo, sembra una cosa buona direte...è per il loro bene diranno alcuni, vediamo però come sarà espletata questa educazione sessuale..secondo quali standard!!

PROTOCOLLO OMS SCARICABILE IN PDF
http://www.uppa.it/elfinder_vfs/1108/educazione_sessuale_oms_europa.pdf

-  Protocollo OMS "educazione sessuale"  PDF 2° link

Un documento che quando lo leggerete non potrete fare a meno di paragonarlo ad un manuale di corruzione minorile, scritto da pedofili, ispirato alla ideologia gender,


Mie allucinazioni? Vediamo insieme cosa sostiene  e cosa devono fare i bambini nelle varie fasce di età.

Ricordiamo prima alcuni punti legali già esistenti...
Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo 10 Dicembre 1948 Articolo 26
I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro
figli (3^ Comma)

Convenzione Internazionale contro la discriminazione nel campo dell'educazione adottata dalla 11° Conferenza Generale dell'UNESCO a Parigi del 14.12.1960 e più specificatamente agli
Artt. 4 e 5
Relativi all'uguaglianza di possibilità e di trattamento nel campo dell'istruzione e al rispetto
della libertà dei genitori a scegliere per i propri figli istituzioni diverse da quelle gestite dalle pubbliche autorità

Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 19.12.1966, Art. 13
3. Gli Stati parti del presente Patto si impegnano a rispettare la libertà dei genitori e, ove del caso, dei
tutori legali, di scegliere per i figli scuole diverse da quelle istituite dalle autorità pubbliche, purché
conformi ai requisiti fondamentali che possono essere prescritti o approvati dallo Stato in materia
di istruzione, e di curare l'educazione religiosa e morale dei figli in conformità alle proprie
convinzioni.

Risoluzione del Parlamento Europeo.
LIBERTA’ D'INSEGNAMENTO NELLA COMUNITÀ EUROPEA approvata il 13.03.1984
1. tutti i bambini e gli adolescenti hanno diritto di ricevere un'istruzione, il che comprende il diritto
di ciascun fanciullo di sviluppare al massimo le proprie attitudini e capacità: i genitori hanno
diritto di decidere in merito all'istruzione per i loro figli minorenni, secondo principi istituzionali
comuni e le relative norme d'attuazione

2. tutti i bambini e gli adolescenti hanno diritto all'istruzione e all'insegnamento senza discriminazione di sesso, di razza, di convinzioni filosofiche o religiose, di nazionalità o di condizione sociale o economica.

DALLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. (1^ comma)
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (2^ comma)

Risoluzione UE del 1984 agli Stati membri.
7. la libertà di insegnamento e di istruzione comporta il diritto di aprire una scuola e svolgervi attività didattica;
- tale libertà comprende inoltre il diritto dei genitori di scegliere per i propri figli tra le diverse scuole equiparabili, una scuola in cui questi ricevano l'istruzione desiderata;
parimenti, ogni fanciullo deve poter frequentare una scuola che, sul piano formativo e didattico,
non privilegi alcuna religione o concezione filosofica

A fronte di tutte queste leggi già vigenti si ritiene opportuno l'instaurazione di questo nuovo standard.
Uno standard che l'OMS si premunisce di definire come "suggerimento" vitale per la salute generale dei nostri figli.

Di fatto in Italia alcuni tentativi  di applicazione sono stati fatti... alcuni smascherati e bloccati, altri smascherati e poi messi a tacere come bufale o visioni complottiste.. di fatto la realtà in Europa, in Usa.. e mettiamocelo in testa anche in casa nostra, sarà questa.. perchè il tutto avviene fuori dal controllo ed informazione dei genitori.
Quindi quale certezza avete che nella scuola del vostro bambino non sia già in atto?
Non pensate che abbiamo bisogno del vostro consenso o approvazione.. viene fatto e basta.. l'unico blocco può avvenire per casuale scoperta.. o per insegnanti che palesemente si rifiutano di portare avanti tutto questo.
Loro i protocolli li hanno.. sta alla singola scuola, istituto, metterli in atto...e già avviene!!

Quindi insegnanti prendiamo insegnamento da questa docente... e ribellatevi...

sito utile di appoggio ai genitori :
http://www.difendiamoinostrifigli.it/

Ed ora aprite il protocollo insieme a me.. e scannerizziamolo.

STANDARD EDUCAZIONE SESSUALE (titolo)

Perchè standardizzare secondo le ORGANIZZAZIONI MONDIALI?


Loro dicono che a causa:
·del dilagare dell'HIV, 
·della migrazione di nuove fasce di popolazione con diverso background culturale e religioso,
·la veloce diffusione di mezzi di comunicazione (quali internet e cellulari) 
·la globalizzazione 
·ed il preoccupanti dilagare di abusi sessuali:

RICHIEDE LA SEGUENTE PRESA DI POSIZIONE :
standard di educazione sessuale dalla nascita per il resto della vita partendo dalla scuola, per favorire la costruzione di società eque.
Già questa affermazione la trovo voler dire tutto ed il contrario di tutto...voler far leva sulle paure del populino, paure come al solito create dall'ORGANIZZAZIONE MONDIALE, indotte nell'uomo e stimolate quando a loro più aggrada per veicolarci.
·                     Quindi è importante l'educazione sessuale per evitare abusi sessuali ormai dilaganti.. e rispetto della vita LGBT a causa dei paesi poveri? (diffusione di persone con background culturale e religioso diverso ed inferiore quindi,,,) o dei paesi sviluppati?(globalizzazione,diffusione internet cellulari,,,). Perchè Se diamo la colpa a tutti il vero colpevole di sicuro lo si trova.. come si accontentano tutti i lettori del protocollo e tutti i genitori spaventati per una fazione o l'altra...
·                     Mi nasce quindi il sospetto... il dilagare della migrazione di queste popolazioni con diverso background non è pilotato per creare un capo espiatorio delle paure del populino.e quindi legare criminalità, abusi sessuali a loro..? sviando quindi l'attenzione sulla legalizzazione della pedofilia? Si legalizzazione, leggete la 
·                     Raccomandazione CM/Rec (2010) 5 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. All’articolo 18 c’è scritto testualmente:
«Gli Stati membri dovrebbero assicurare l’abrogazione di qualsiasi legislazione discriminatoria ai sensi della quale sia considerato reato penale il rapporto sessuale tra adulti consenzienti dello stesso sesso, ivi comprese le disposizioni che stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra eterosessuali; dovrebbero inoltre adottare misure appropriate al fine di abrogare, emendare o applicare in modo compatibile con il principio di non discriminazione qualsiasi disposizione di diritto penale che possa, nella sua formulazione, dare luogo a un’applicazione discriminatoria».
La ratio della legge attuale e di tutta la relativa giurisprudenza è pertanto quella secondo cui al di sotto di una certa soglia d’età minima (14 anni) «la violenza (da parte del maggiorenne) è presunta in quanto la persona offesa è considerata immatura ed incapace di disporre consapevolmente del proprio corpo a fini sessuali».
Ora questa Raccomandazione europea, prontamente recepita dal, governo italiano, auspica l’azzeramento di ogni distinzione d’età  - in Italia come negli altri Paesi - col grave rischio di considerare domani lecite condotte oggi costituenti reato.
Se il criterio per considerare lecito e normale , qualsiasi tipo di unione sessuale ed affettiva è la libertà ed il libero consenso delle parti, dopo aver sdoganato penalmente e quindi culturalmente i rapporti tra maggiorenni e minori anche di anni 14, si passerà a sdoganare l’incesto (che già oggi è reato solo in caso di pubblico scandalo) e la poligamia, in modo tale da richiedere per entrambi il riconoscimento giuridico con relativi diritti.

Quindi siamo nella situazione... abbiamo sdoganato questo...e poi vogliamo imporre una standardizzazione dell'educazione sessuale con il fine di limitare gli abusi sessuali, le violenze ed il rispetto del LGBT? Non è una contraddizione?
·                     Si parla HIV nel fascicolo...ribadita anche più volte.. come una parola che deve rientrare nei collegamenti del lettore..una parola aggancio alla memoria della paura..HIV? hanno anche il coraggio di far leva su un virus inventato di sana pianta che mai nessun scienziato ha mai isolato?
·                     AIDS/HIV:fondazioni e miliardi fra Massoneria,Usa e Vaticano
·                     Parlano di globalizzazione...a causa della globalizzazione ci troviamo nella condizione di porre dei freni e limiti, rieducare,educare...standardizzare...Questa è la vera glogalizzazione.  I popoli non devono perdere la libertà. Il popolo ha la sua cultura, la sua storia;  Ma quando vengono condizioni imposte DALLE ORGANIZZAZIONI DI CONTROLLO che cercano di far perdere ai popoli la loro identità e fare una uguaglianza.. ALLORA questa è la vera globalizzazione Ogni popolo, ogni parte, deve invece conservare la sua identità, il suo essere, senza essere colonizzato ideologicamente.

Perchè questo protocollo stabilisce che 
PROFESSIONISTI PER UNA EDUCAZIONE SESSUALE CORRETTA DAI 0 ANNI - GENITORI COME FONTE "INFORMALE" DI EDUCAZIONE
Cito testualmente:
"Le principali fonti di informazione ed educazione sono: scuola, libri, pieghevoli, volantini, CD-Rom, siti internet interattivi...."
I genitori, la famiglia non vengono presi minimamente in considerazione.. annullati.

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