mercoledì 19 agosto 2015

"Riflessioni sulla Condizione Umana"

"Riflessioni sulla Condizione Umana"

In questa società, l’intera educazione è stata strutturata in modo da creare conflitto interiore nelle persone. La morale, le istituzioni e l’educazione, non fanno altro che creare tensione nell’Uomo: ci sembra di non fare mai una cosa giusta, di non riuscire a realizzare ciò che pensiamo essere il nostro dovere; questa irrequietezza viene instillata nell’infanzia e non abbandona più la persona, ma la perseguita, facendola vivere in costante ansia fisica, psichica e mentale...
Se ci rilassiamo abbiamo paura di sprecare tempo, ci vengono in mente mille cose da fare che sembrano improrogabili; qualsiasi cosa facciamo, una parte di noi commenterà che abbiamo bisogno di riposarci, che non possiamo continuare così, sempre di corsa, o impazziremo. 
Se facciamo qualcosa di buono per una persona, subito affiorerà in noi il pensiero che stiamo sbagliando, siamo ingenui e che, fare del bene, conduce al solo risultato di essere sfruttati; mentre, facendo del male, penseremo che stiamo commettendo un peccato ed andremo all’inferno, o che lo sconteremo nella prossima vita. 
Questa è la tensione mentale che ci segue sempre, non ci concede tregue, costantemente pronta a condannarci perché ogni cosa che facciamo sembra essere un errore. 

Tutto questo esiste solo perché hanno violentato le nostre menti con regole, comandamenti e schemi mentali imposti dall’esterno, che non provengono dalla consapevolezza della nostra vera natura. 

Nessuno può liberare l’umanità da tutte le distorsioni energetiche che ci offuscano la vista e ci impediscono di percepire le cose come obbiettivamente sono, nessuno può far uscire dall’illusione l’umanità. 
L‘unico modo per trovare la libertà è lavorare su di noi, uscire dagli schemi con cui le menti sono state “programmate”, nonché sradicare i dogmi che governano la nostra vita, impedendoci di scendere nelle profondità dell'essere e di vivere secondo questa consapevolezza. 

Quello che è stato fatto per secoli dai poteri forti è creare disarmonia tra le energie umane, squilibrare l’insieme del Sé, rendere le varie parti che compongono l’uomo in conflitto tra di loro, così che non cooperino all’unisono, poiché uniti e illuminati dalla luce della Coscienza renderebbero l’individuo libero e così forte da non poter più essere manipolato. 
Hanno fatto in modo di indottrinarci, farci tendere alla condanna a priori di determinati comportamenti ritenuti immorali, a reprimere gli impulsi provenienti dal corpo, le energie sessuali e quelle creative. Se seguiamo l’emotività, la razionalità ci farà sentire “deboli”, dando vita ad una costante guerra civile interiore! È necessario abbandonare questa lotta o perderemo la bellezza di ogni attimo: non riusciremo a vivere totalmente, ad amare incondizionatamente, ridere di cuore ed essere padroni della nostra vita

L’Uomo ha la possibilità di sbocciare solo quando vive in modo totale, entrando in profondità nell’attimo presente senza perdersi in congetture mentali, sensi di colpa o preoccupazioni per il futuro, perché solo allora le varie energie dell’individuo trovano equilibrio, il mondo sembra avere sfumature che fino al giorno prima non riuscivamo a cogliere, trasformando ogni istante in pura poesia. Quando l’essere umano vive in totale armonia con ogni attimo, in unità di Coscienza interiore, può provare l’esperienza di sentire il divino dentro di sé, considerarsi ovunque, trascendere il tempo e lo spazio. 

La scissione di Coscienza è stata creata e promossa dalle religioni, dal sistema, dai dogmi, e adesso è l’ora che ci liberiamo di tutto questo. Dovremo smettere di perpetuare ciò che è passato proiettandolo nel futuro, di continuare a tirare avanti idee morte e dogmi agonizzanti, dovremo cominciare a vivere il momento, andando nella direzione in cui ci guida la nostra interiorità, ma per fare questo dobbiamo prima scendere in profondità dentro di noi e conoscerci come Coscienza, scoprire chi siamo in realtà. Sarebbe ideale, per una naturale crescita interiore, vivere secondo la nostra essenza, ritrovando la propria innocenza. 

Chi comanda questo mondo nell’ombra, da millenni, ha scoperto qualcosa di estremamente importante per ottenere potere: creando una scissione all’interno dell’Uomo, incrementando la frammentazione dell’essere, si ottiene potere su di lui per sempre. Un Uomo scisso è un Uomo debole e manipolabile; un Uomo integro, invece, è un individuo libero da qualsiasi tipo di interferenza ed ha la forza di accettare ogni avventura, ogni sfida. Lo scopo di qualsiasi dottrina è questo: creare conflitto tra le varie parti che compongono l’essere, insegnare all’Uomo a reprimersi, ad odiare chiunque sia di un’altra dottrina, a chinare il capo e costringerlo a vivere in guerra con se stesso, così da allontanarlo dalla scoperta della sua vera natura. Il giorno in cui lasceremo perdere le dottrine e inizieremo a vivere seguendo la nostra luce, osservando istante per istante che cosa avviene dentro di noi, accettandoci per quello che siamo, inizieremo davvero il percorso verso la conquista della libertà. 
Per arrivare a questo traguardo è fondamentale essere se stessi, seguire ciò che le nostre qualità intrinseche ambiscono a realizzare, non attaccarsi a niente di esterno, ma impegnarsi a conoscere la nostra interiorità ed affidarsi solo ad essa. A volte cadremo, ma ci rialzeremo perché sappiamo benissimo che è così che si cresce; ci troveremo di fronte a pericoli, ma essi sono necessari per la nostra evoluzione, e andremo fuori strada, ma questo servirà per non perderci più. 

Ci sono stati grandi maestri d’amore sulla Terra, peccato che il loro messaggio sia stato storpiato per creare stupide regole di condotta: ciò che diceva Gesù era pura poesia, parlava con il cuore, ma paradossalmente in suo nome è stato versato molto sangue. I saggi erano qui a insegnare alle persone ad essere individui con una Coscienza unitaria, che non hanno bisogno di qualcuno che gli dica in cosa credere. Dovremo essere originali, semplicemente noi stessi, per conoscere la vita come danza con l’esistenza e se lasciamo andare le nostre convinzioni sorge naturale la comprensione che ognuno è unico e dovrebbe accettarsi esattamente com‘è. Quando parliamo di accettazione intendiamo che ogni persona dovrebbe essere autentica, esprimersi senza cercare di soddisfare le aspettative altrui o corrispondere a stupidi canoni di perfezione, e questo è il solo modo per iniziare una trasformazione interiore. 

È giunto il momento di lasciare andare i nostri ideali di perfezione, la paura di essere giudicati (che nasce dal fatto che noi stessi giudichiamo gli altri) perché tutto questo ci fa rimanere immobili, ci impedisce di esprimere la nostra unicità e di essere realmente degli individui nel vero senso del termine, persone che pensano con la propria Mente anziché con la Mente Collettiva. 

Il problema è che ci hanno insegnato a condannarci qualora si commettano errori, per questo non riusciamo a vivere totalmente, seguendo la nostra interiorità e ricercando in essa le risposte ai nostri interrogativi;
è molto più semplice scaricare le responsabilità della nostra conoscenza della realtà su una religione, seguire comandamenti imposti dall’esterno, piuttosto che ricercare da soli la verità dentro di noi, ma così facendo rimaniamo bloccati, limitiamo la nostra crescita interiore con degli obsoleti schemi mentali. Dovremo dimenticare i concetti “giusto” e “sbagliato”, la vita non può essere ridotta a questo schema: ciò che è giusto in un momento potrebbe non esserlo in quello successivo e viceversa. Niente può rimanere statico in un mondo in cui l’energia fluisce costantemente, e nella realtà sovra mentale niente può essere etichettato in questo modo, semmai in termini quali “evolutivo” o “nocivo” per la nostra evoluzione, perché un concetto può essere in sintonia con l’esistenza oppure non esserlo affatto; non si può continuare a perpetuare schemi preconfezionati poiché l’esistenza è un flusso che scorre in modo costante e ciò che vi è in armonia adesso potrebbe non esserlo tra appena un minuto. 

L’unico modo per sapere che cosa è giusto per noi è rimanere centrati e consapevoli, così da essere in grado di rispondere a questa vita in costante divenire, in maniera sempre nuova ed in linea con la nostra evoluzione. Quando iniziamo a vivere in profondità ogni attimo ci rendiamo conto di quanto la vita sia sorprendente, perché non esistono due istanti uguali e l’evoluzione non si arresta mai, quindi nessuna risposta prefabbricata può essere soddisfacente. Tutte le vecchie religioni hanno dettato comandamenti ormai obsoleti ed il solo termine comandamento è orribile poiché implica che sei comandato e quindi schiavo di qualcuno. Smettiamo di lasciar decidere ad altri che cosa sia giusto o sbagliato, scendiamo in profondità dentro di noi, conosciamo la nostra vera natura e non potremo fare mai più niente di errato nei confronti di noi stessi o degli altri. 
Se ognuno realizzasse realmente il proprio essere non ci sarebbe più bisogno di polizia e penitenziari, l’umanità diventerebbe adulta e nessuno avrebbe bisogno di essere punito o messo in castigo come un bambino, perché sapremmo bene che facendo del male ad un altro lo si fa anche a noi stessi. Un’altra cosa importante è non voltarsi mai a guardare il passato, ci sembrerebbe di aver commesso degli sbagli, in realtà niente lo è stato, e l’aver fatto determinate scelte è spesso giustificabile dal contesto, ma in ogni caso erano le esperienze che dovevamo fare per essere esattamente ciò che adesso siamo.  

Quando ci libereremo del senso di colpa e seguiremo la nostra essenza più profonda usciremo dal nostro inferno, ci sentiremo freschi come la rugiada che accarezza i fiori al mattino e luminosi come il firmamento nella notte, la vita acquisterà una nuova profondità e vivremo ogni giorno come una danza con l’esistenza. Abbandoniamo ogni ideologia, usciamo dalle nostre prigioni, lasciamo andare quelle idee che ci forniscono risposte preconfezionate. Se facciamo una domanda a un cristiano cercherà risposta nella Bibbia, un libro scritto millenni fa, le cui verità non sono più adatte in questo tempo, visto che da allora è cambiato tutto. Per quanto tempo ancora ci attaccheremo ad un passato morto invece di fluire con l‘energia universale? Quando smetteremo di aggrapparci a ideologie invece di cercare la verità dentro di noi? È bene leggere di tutto, informarsi a trecentosessanta gradi, ma è importante trattenere solo ciò che può esserci utile, prendere i testi religiosi come un dono dal passato, doni di anime poetiche, ma che nella vita moderna hanno perso la loro pertinenza. In ogni testo sacro, ideologico e filosofico esiste la parola fine, ma la vita non termina mai, nemmeno dopo la morte, perché niente può finire, ma solo trasformarsi. 
L’unico modo per non rimanere indietro rispetto all’esistenza è smettere di aggrapparsi alle ideologie altrui, eliminare il senso di colpa e ritrovare la nostra innocenza, vivere ogni attimo come se avessimo solo questo, fornendogli tutta la nostra attenzione. 
Non dobbiamo più lasciare che gli altri decidano per noi che cosa è possibile fare, cosa è corretto o erroneo: prendiamo in mano le redini della nostra vita ed iniziamo a vivere da individui. 

Fino a quando si rimane schiavi, la nostra energia risulta sopita ed alla mercé di chiunque abbia il potere di servirsene. Diventa un ricercatore, inizia a cercare la verità, accetta ogni sfida che ti porta l’esistenza e tirerai fuori le tue qualità nascoste, il tuo potenziale. Creare attorno a noi armonia, vivere in piena accettazione di ciò che siamo e delle cose che ci accadono, significa preparare il terreno alla nostra conquista della libertà.

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