sabato 10 gennaio 2015

Perchè si nasce mancini o destrimani?

Perchè si è mancini o destrimani?

Scritto da : Mauro Sartorio sabato 2 novembre 2013
Sul mancinismo si dicono le cose più disparate, ma i luoghi comuni non sono poi tanti: gli studi effettuati parlano di un fenomeno genetico ma non così determinato, che la proporzione sulla popolazione sia una costante nell'evoluzione umana, che si sviluppi nei primi anni di vita, che sia semplicemente una predisposizione a usare un lato del corpo piuttosto che l'altro.
 

I mancini vengono ritenuti avvantaggiati nei combattimenti e nello sport, a volte si parla di spiccata genialità, perfino di follia, giustificandole con quell'abusata distinzione tra cervello destro/sinistro, analitico/intuitivo, logico/creativo.
 

Siamo abituati a ritenere che il mancino sia colui che scrive con la sinistra o che fa la maggioranza delle cose con quella mano, ma questo non è un elemento sufficiente per determinare il mancinismo. Il mancino ha in effetti una risposta cerebrale e ormonale differente, che non è quindi relativa a come la persona impara o viene educata a usare gli arti, ma è un carattere peculiare dell'organismo distribuito alla nascita dalla natura in proporzione costante, come lo è il genere sessuale.
 

Si ritiene che la proporzione tra mancini e destrimani nel mondo sia di 1 a 10, ma in effetti è molto probabile che i mancini siano decisamente più numerosi di quello che si crede: l'educazione che fino a pochi anni fa "correggeva" il mancinismo nei bambini, gli oggetti di uso comune disegnati per destrimani, e altri diversi motivi spingono spesso un mancino a preferire l'uso della mano destra.
Nella mia personale esperienza ho rilevato una numerosissima quota di mancini occulti, falsi destrimani che si sono sempre creduti tali per come scrivono.

 
La prova più efficace per verificare il mancinismo usata da Hamer stesso è la prova dell'applauso: la mano dominante è quella che si pone al di sopra dell'altra.
Ci sono altre diverse prove che si possono fare, ma questa è quella più accreditata.

Nel mondo delle leggi biologiche la lateralità del corpo è un fattore da tenere in grande considerazione.
Questa infatti influisce sulla risposta di tutti i tessuti a conduzione del neoencefalo (principalmente) verso quegli eventi inaspettati che ci troviamo ad affrontare nella vita.
In particolare varia la modalità di risposta rispetto al ruolo nel branco e nel proprio territorio, con differenze tra uomini e donne, mancini o destrimani.

 

Per spiegare meglio questo concetto è necessario, con un po' di fantasia, inventare un racconto filogenetico plausibile ma oggi non dimostrabile storicamente, nel quale possiamo trovare spiegazioni evolutive a questi diversi comportamenti.
Vedremo come, in base all'assunto per cui niente avviene per caso ma ha tutto un senso evolutivo (5° legge), i mancini hanno una funzione determinante per la sopravvivenza della specie.

 
La prima differenziazione fu quella sessuale, l'essere vivente si specializzò con caratteristiche fisiche diverse per ottemperare ai compiti diversi all'interno del branco: il maschio si specializzava nella forza, nell'aggressività, ottimizzava insomma il suo corpo per uscire dalla caverna con lo scopo di trovare il nutrimento e difendere il territorio.
La femmina sviluppava le caratteristiche utili all'accudimento del cucciolo, come la tenerezza e la dolcezza. Non le sarebbe mai stata utile l'aggressività, con questa avrebbe potuto solo stritolare i figli e al limite uscire dalla caverna per aiutare il maschio nella difesa del territorio, ma questo avrebbe significato lasciare solo e in pericolo il cucciolo, e ciò non sarebbe evolutivamente coerente.
Quindi la femmina restava al riparo dai predatori nella grotta, sviluppando il bacino con una forma a conchiglia adatta all'accoglimento del cucciolo, e lasciandosi proteggere dalla forza fisica maschile.
Sviluppava maggiormente i seni per la produzione di latte (il maschio ne conserva comunque le vestigia atrofizzate del periodo pre-differenziazione) per il nutrimento dei cuccioli.
(Similmente, a livello embrionale assistiamo alla differenziazione sessuale dopo le prime 17 settimane di gravidanza, momento in cui la mamma può inviare al feto una scarica di testosterone che determina i caratteri sessuali maschili del bambino.)
La mamma accudiva e allattava praticamente per tutto il periodo fertile, per cui sostenere con un braccio il bambino al seno era un gesto continuativo. Quel braccio risultava bloccato e inutilizzabile per altri compiti, così con uno teneva, con l'altro lavorava.  Istintivamente una donna tende ad allattare sul seno sinistro, dove l'unione tra battito del cuore e nutrimento è l'apoteosi per il bambino. Sovente capita che un bambino che allatta dal seno destro dopo poco tempo si lamenti perchè vuole andare dall'altra parte.
Il braccio sinistro diventava quello maggiormente bloccato per sostenere il figlio, il destro diventava il dominante.

Nelle condizioni di costante pericolo in cui si poteva trovare, la donna destrimane se necessario poteva uscire dalla caverna, soprattutto in assenza dell'uomo che era a caccia, ma doveva rimanere sempre almeno una donna, la mancina, ad accudire anche i piccoli degli altri, riparata in fondo alla caverna.

 
A livello cerebrale e ormonale la natura ha escogitato un meccanismo con il fine della conservazione del branco: nel caso in cui le donne destrimani, in seguito ad un innalzamento degli ormoni maschili a causa di un conflitto, blocchino il ciclo (amenorrea), le mancine nella medesima situazione reagiscono al contrario, ovvero con un aumento degli ormoni femminili, mantenendo intatta la propria fertilità.

In definitiva, la donna mancina è la donna di riserva posta a garanzia di procreazione.
Biologicamente è la più mamma, farebbe 12 figli, e se non ha figli inevitabilmente ha animali domestici.
Oggi può capitare spesso che faccia un lavoro che ha a che fare con i bambini.
La mancina attira di più gli uomini, è molto fedele e difficilmente si separa, specialmente se ci sono figli piccoli.
Comanda lei in casa, guai a toccarla nelle faccende domestiche.
A volte può avere disturbi nel prendere la pillola anticoncezionale, opponendosi questa alla "vocazione" biologica.
Può anticipare i cicli mestruali, arrivando ad averne anche uno in più all'anno, ed è più difficile che vada in amenorrea rispetto a una destrimane.
Quando va in menopausa tende a rimanere più femminile e meno matrona della destrimane.

Queste che sembrano regole, in realtà non lo possono essere perchè il livello ormonale in ogni individuo è diverso, unico e può variare, così possono esserci mancine anche molto testosteroniche come destrimani "più mancine" di una mancina.

 
Anche il maschio mancino a livello cerebrale e ormonale agisce da animale di riserva per la salvezza del branco.
Prendiamo un branco di lupi ad esempio, dove c'è un lupo alfa al comando con la funzione di mantenere unito il gruppo.
Il lupo alfa è quello che si è saputo dimostrare più forte, e per questo motivo gli è dato il diritto di guidare gli altri lupi.
Essendo il più forte ha anche il diritto a fecondare le femmine, che si accoppieranno esclusivamente con lui con lo scopo di migliorare la specie.
Gli altri lupi beta "sconfitti" attivano un abbassamento degli ormoni maschili entrando in uno stato depressivo, condizione biologica utile al mantenimento delle posizioni ed equilibri nel branco.
I lupi beta istintivamente restano a "orecchie basse" e lasciano il lupo alfa fecondare le femmine.
Quando però il territorio è attaccato da un altro lupo, o il lupo alfa perde le forze per qualche motivo, il lupo mancino è quello che, al contrario degli altri lupi beta depressi, aumenta gli ormoni maschili diventando iperattivo. 
Il lupo mancino ha la funzione di sostituirsi al capobranco in caso di defaillance per mantenere il branco unito.
Così il maschio mancino più è in conflitto di territorio e più è attivo (e non depresso), più gli dai addosso e più non lo fermi, è sempre pronto a combattere, pronto a tenere testa alla situazione.
Mentre il maschio destrimane è capobranco di natura, quindi determinato a imporre la sua persona, a diventare un capo, il mancino persegue un obiettivo con determinazione inamovibile senza badare al riconoscimento del gruppo.
Può essere molto "territoriale" anche con le piccole cose, i suoi oggetti personali.
Quando un destrimane stringe la mano a un altro lo fa con un sapore di fondo che è "vediamo chi è il più forte", quando lo fa un mancino è "vediamo se sei dalla mia parte". Sono sfumature, ma modi diversi di percepire la realtà che agiscono sulla biologia e sul comportamento in modi specifici.

Come nel caso delle donne mancine, anche queste non sono etichette da appiccicare sulle persone, poichè ognuno ha la sua particolare e unica "bilancia ormonale", ma sono solo tracce, utili nel momento in cui si osservano i processi tra psiche, cervello e organo e dalle quali si possono trarre informazioni molto rilevanti.
 

Quello che dobbiamo avere chiaro è che ogni persona è un universo sconosciuto, di cui neanche lei stessa conosce buona parte, e non è possibile creare ricette e omologazioni, nè trarre conclusioni senza essere entrati in profondo contatto.
In effetti questo articolo vuole solo introdurre il tema della lateralità (mancinismo), che alla luce delle leggi biologiche assume un'importanza molto al di sopra dell'abituale.
 

In realtà ciò che è qui descritto rimangono curiosità giustapposte, con l'intento di dare qualche spunto a chi volesse approfondire la vastità degli studi di Hamer sulla corteccia cerebrale perinsulare, le psicosi, e le cosiddette costellazioni schizofreniche.
Prossimamente anche in questo sito, resta collegato...
http://5lb.maurosartorio.com/2013/11/perchesinasce-manciniodestrimani-5020.html


CORRELATO: Controlla se sei mancino. 
Test per verificare se si è dei veri(biologicamente) mancini o destrimani :
ATTENZIONE potrebbe accadere che il test dell'applauso non dia alcun esito poiché la persona batte le mani unite una di fronte a l'altra(come in preghiera) in tal caso si tratta di una condizione nota agli esperti della 5 leggi biologiche come lateralità annullata ed ha un suo perchè.
In questi casi se si vuole conoscere se si è biologicamente destrimani o mancini, ci sono altri metodi ad esempio:

  • appoggiare le mani su un tavolo o altra superficie in posizione di applauso, ma aperte e ferme poi istintivamente battere con una sola mano sull'altra ferma, la mano più usata indicherà il lato dominante e quindi si potrà far riferimento alla lateralità per la diagnosi di un disturbo;
  • battere entrambe le mani una su l'altra prima una e poi l'altra diverse volte e fare bene attenzione all'altezza del gomito della mano che batte sopra, la mano il cui gomito è tenuto più basso indicherà il lato dominate.

Personalmente ho scovato anche questi due metodi che potrebbero servire ad indicare la caratteristica ricercata:
  • avanzare su dei scalini saltellando su un piede(è faticoso), il piede col quale si riesce meglio indicherà il lato dominante, la differenza tra i due piede sarà evidente;
  • a piedi uniti lasciarsi cadere in avanti e il piede che automaticamente scatterà in avanti ad impedire la caduta indicherà il lato dominante; in nostro aiuto si attiverà sempre lo stesso piede.

3 commenti:

  1. 13 agosto: giornata internazionale dei mancini!

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  2. Interessante, grazie, io sapevo che il mancino era un conflitto emotivo con la madre. Buona notte Marcello

    RispondiElimina
  3. Io dipende.alcune cose solo con la sinistra altre con la destra e altre con tutte e 2.cosa sono

    RispondiElimina

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